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Pietrelcina. Comunità in lutto per la prematura scomparsa di Renato Santillo

02/10/2022
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L’intera famiglia dell’Asl Bn1 si unisce al grande dolore della famiglia del dipendente Renato.  Era l’amico e il consigliere di tutti i gli utenti che si recavano nella sede dell’Asl di via XXIV Maggio a Benevento.

di Lino Santillo

Grande sgomento e incredulità nel paese natale di Padre Pio e nell’intera provincia per la prematura scomparsa del dott. Renato Santillo, dipendente Asl Bn 1 del capoluogo sannita. Senza dubbio un fulmine “ a ciel sereno” che ha lasciato sbigottiti non solo i familiari, ma anche tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzarne le doti, la cordialità e giovialità che hanno sempre contraddistinto Renato Santillo. Da una vita, dipendente Asl Bn1, dove lavorava presso la struttura di via XXIV Maggio nel cuore della città sannita. Un esempio e un modello per l’intero apparato dei superiori, quali il Direttore Generale, il Direttore amministrativo e il direttore sanitario, come pure per tutte le colleghe e i colleghi che hanno avuto modo di apprezzarne l’impegno a favore dell’utenza nella quotidianità. Il compianto Renato Santillo, laureato in Scienze infermieristiche presso l’università di Chieti e Pescara “Gabriele D’Annunzio” si è sempre distinto per puntualità, impegno costante e professionalità all’indirizzo di tutti coloro che si recavano presso il suo ufficio. Oramai, proprio a via XXIV maggio, la sua sede di lavoro era un punto di riferimento per tutti coloro che nella quotidianità si recavano per il disbrigo di ogni pratica sanitaria. Il suo motto era “accoglienza e celerità” nel cercare di accontentare tutti nel migliore dei modi. “Affermava sempre, – come hanno dichiarato in molti – , che dietro ogni persona vi è una storia triste di malattia, per cui ognuno deve avere la giusta risposta e nello stesso tempo “avere tra le mani” l’intera documentazione per curare se stessi o i propri familiari”. Questo era l’amico di tutti appunto “Renato”. Lo cercavano in tanti per avere un consiglio, un suggerimento o per essere guidati nel ginepraio burocratico del carteggio tra Asl e pazienti. Accoglieva tutti nella sua stanza di lavoro con il sorriso sulle labbra e con la proverbiale battuta “cosa ti serve?, cosa devi fare?”. Un approccio semplice, ma anche di grande significato che poneva il paziente in uno stato di palese serenità e tranquillità. Tutti lo ricordano anche per la sua passione per la musica popolare e per le tante serate trascorse in compagnia di tanti amici. Ora che la sua sedia è vuota, resta il ricordo per “un vero e caro amico” che ha dato tanto e si è sempre distinto per l’impegno nei confronti di tutti. Anche nel suo paese d’origine Pietrelcina, l’intera comunità è ancora sgomenta e attonita per la grave perdita e per l’affetto che ogni suo paesano nutriva per l’amico di tutti, quale Renato. In ogni persona resta il ricordo e l’affetto per un professionista che ha dato tanto e che tanto ha ricevuto in termini di affetto da tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato le sue doti a favore della collettività nel lavoro e anche nei rapporti di vera e sana amicizia. Ovviamente, l’intera comunità locale pietrelcinese, e tutta la “grande famiglia” dell’Asl Bn 1 e quanti hanno conosciuto l’amico di tutti, porgono le più sentite condoglianze alla carissima sorella Melina, al cognato Ferdinando, a tutti i parenti e cugini, in particolare al piccolo – grande nipotino Pierluigi, tanto amato, stimato e “coccolato” dallo stesso Renato.

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