Al San Pio contratto dei medici non rispettato. Ora nessuno ha i requisiti per dirigere il Pronto Soccorso

La Direttrice Generale dell’ospedale San Pio, Maria Morgante, si è impegnata ad indire un avviso pubblico per ricoprire temporaneamente il posto di Direttore della medicina di urgenza e pronto soccorso. Un’iniziativa, attesa da tempo e accolta con favore dal sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED, che dimostra la volontà di risolvere nell’immediato un problema di estrema di importanza. Peccato, però, che nessuno dei 13 medici sui 15 in servizio che possono concorrere all’affidamento dell’incarico possa aderire all’avviso, poiché non in possesso di alcun incarico professionale, requisito fondamentale previsto dall’atto deliberativo. Si tratta di un’ulteriore prova delle palesi omissioni compiute dalla precedente amministrazione che avrebbe dovuto affidare, per obbligo contrattuale, incarichi professionali a tutti i medici del San Pio. Ad oggi, nonostante continui solleciti e richiami, nulla è stato fatto. Eppure parliamo di medici con oltre 5 anni di dipendenza, a cui è stata preclusa ogni possibilità di carriera per palese negligenza amministrativa con conseguente aumento del contenzioso legale e con notevole danno economico, danno di immagine e perdita di chance. Il risultato finale è che nessun medico della medicina d’urgenza ha i requisiti richiesti. Appare evidente, inoltre, la discrepanza nel trattamento riservato ai Dirigenti Medici nei due presidi ospedalieri: mentre al pronto soccorso del Rummo il bando prevede la partecipazione soltanto dei medici con incarico professionale, nel rispetto della procedura prevista dal contratto, in medicina interna a Sant’Agata questa possibilità viene concessa a tutti i dirigenti medici in servizio nell’unita operativa, purché abbiano 5 anni di anzianità di servizio. Ecco perché i medici vanno via dal San Pio, ed ecco il perché dell’odioso braccio di ferro tra la Federazione CIMO-FESMED e l’ex Direttore Generale Mario Ferrante.

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