Con Maura Sarno, l’imprenditrice del vino candidata al Senato uninominale Benevento-Avellino per il Movimento 5 Stelle, le aree interne sono al centro degli obiettivi programmatici del M5S con una proposta politica che punta a unire le specificità del territorio e a crearne un unicum, nell’ottica di una fusione sempre più profonda. «Il Sannio e l’Irpinia sono due territori che hanno in comune la necessità di riscatto – commenta Sarno – è che possono unirsi in un percorso di condivisione che li porti a diventare sempre più protagonisti delle decisioni del legislatore. Dal punto di vista istituzionale e rappresentativo, l’unione è già un dato di fatto. Penso per esempio all’istituzione della Camera di Commercio unica o anche banalmente ai collegi elettorali. Questo percorso calato dall’alto va però rafforzato, prospettando per queste due meravigliose terre, degli scenari futuri di sviluppo comune. Da imprenditrice ed ex amministratrice conosco tutte le potenzialità e i limiti legati a queste terre. La sfida è impegnativa perché bisogna avere il coraggio di affrontare il tema del riscatto delle aree interne al di fuori di ogni retorica e con degli obiettivi pratici. Bisogna innanzitutto chiedersi che cosa abbiamo, su che cosa possiamo puntare. E poi fare di queste specificità il nostro brand, apprezzato e riconosciuto. Senza dover ‘svendere’ la nostra identità. Naturalmente, lo sviluppo del territorio è imprescindibile dalla creazione delle infrastrutture. Anche questo sembra un tema retorico, eppure è essenziale perché senza collegamenti degni di questo nome, senza servizi ferroviari e in generale una rete di servizi pubblici efficiente, ogni tentativo di crescita resta appunto solo un desiderio inattuato. Con il Movimento 5 Stelle e il nostro leader Giuseppe Conte questa aspirazione può trovare riscontro nella realtà. Conte da premier ha già dimostrato di tenere a cuore il futuro del Sud e a differenza di tutti gli altri candidati, è l’unico che ha dimostrato di essere al di sopra degli interessi politici personalistici. Con lui torna la speranza. Ecco perché per il Sannio e per l’Irpinia immagino un futuro di unione, in cui venga sopita ogni ostilità. Se ci uniamo, siamo più forti. E se siamo più forti possiamo finalmente progettare un futuro per i nostri giovani».