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Pesco Sannita. Presentato il romanzo “Cara Lilly, ti scrivo”: un successo di critica e pubblico

20/08/2022
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Nello splendido scenario della villa comunale l’importante appuntamento culturale.  Gentile: “L’autore Mario D’agostino è la nostra “pietra miliare” della cultura locale. Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti”.

(q.t) Grande pubblico nella stupenda villa di Pesco Sannita per la presentazione del romanzo “Cara Lilly, ti scrivo” a firma dell’autore Mario D’Agostino. Un giusto e doveroso tributo nei confronti dell’intellettuale locale che da svariati anni delizia il pubblico con scritti che spaziano dai romanzi, alla saggistica, alla storia, alle tradizioni popolari, al teatro, alla poesia e quanto altro. Una vasta e articolata produzione letteraria che fanno di D’Agostino la “punta di diamante” non solo della ridente cittadina del pre- Fortore ma anche dell’intero Sannio e non solamente. Al tavolo dei relatori il sindaco dott. Nicola Gentile, l’assessora al comune di Pesco Sannita, la giovanissima dott.ssa Tania Maio, il giornalista e docente universitario prof. Lino Santillo, come pure la dott.ssa Luisa Marino che ha declamato e letto diverse poesie dell’autore con tono vibrante, pacato e con grande padronanza lessicale e perfetta dizione. Il pubblico delle grandi occasioni ha applaudito e approvato con particolare calore un altro aspetto quello di poeta di Mario D’Agostino. Il padrone di casa il primo cittadino Nicola Gentile, si è complimentato con tutti i presenti intervenuti all’importante momento culturale già programmato dalla stessa amministrazione comunale. Senza dubbio –ha proseguito Gentile – un appuntamento che a cadenza annuale non possiamo farne a meno e che rimane un punto fisso nel firmamento della cultura locale, unitamente a tantissime altre manifestazioni enogastronomiche, sportive, musicali e di aggregazione sotto ogni aspetto, che abbraccia tantissime tematiche nel nostro paese. Lo stesso primo cittadino ha portato i saluti dell’intera amministrazione comunale, sempre disponibile e a sostegno di ogni manifestazione che si svolge nel corso di ogni anno. Ho letto il libro del prof. Mario D’Agostino, sono rimasto affascinato dai vari passaggi ed episodi trattati in maniera mirabile nell’intero libro. Non voglio svelare nulla del suo contenuto, dal momento che sarà l’autore a presentare e spiegare il perché di quest’altra fatica letteraria portata avanti con grande dedizione nel corso della pandemìa. Sono convinto, anzi invito l’autore a preparare altra tematica da portare all’attenzione della collettività il prossimo agosto 2023. E quì, un caloroso applauso sia all’indirizzo del primo cittadino che dello stesso autore D’Agostino”. A seguire, il microfono è passato nelle mani dell’assessora dott.ssa Tania Maio. Ovviamente, con un po’ di emozione e con grande sincerità ha ringraziato tutti i presenti, l’autore e i relatori al tavolo per la presentazione del libro. “Devo confessare – ha dichiarato Maio – che è la prima volta che leggo una produzione letteraria dell’autore il prof. Mario D’Agostino. Ho letto con grande attenzione ogni passaggio legato ai vari capitoli e sono rimasta incantata dai vari episodi trattati con grande dovizia di particolari e con uno stile inconfondibile e ben strutturato. Sono felice di avere tra noi un nostro concittadino che si fa onore e che ha scritto tantissimi libri che resteranno negli annali della storia locale e imperituri nel cuore di ogni abitante di Pesco Sannita”. A seguire, l’intervento del moderatore, giornalista e docente universitario il prof. Lino Santillo: “Buonasera a tutti Voi, che avete recepito l’invito ad essere presenti per questa splendida serata dedicata alla cultura, anzi all’alta cultura. In un luogo tanto caro ai pescolani e non solamente. Saluto, il sindaco il dott. Nicola Gentile, la giovanissima assessora dott.ssa Tania Maio, come pure assessori e consiglieri comunali e tutti coloro che hanno permesso tale importante, proficua e nobile serata. Mario D’Agostino (non ha bisogno di presentazione). E’ la punta di diamante dell’intera collettività locale e non solamente, in termini di cultura, nella poliedrica veste di: scrittore, poeta, storico, saggista e quanto altro. Stupendo il titolo del libro “Cara Lilly, ti scrivo. (Alias Orsola Ratclif di Cerignola). Mario D’Agostino. Laureato in Chimica, con un dottorato di ricerca in Scienze Farmaceutiche. Ideas Edizioni 100 pagine fatte stampare dall’editore il dott. Mario De Tommasi E’ molto zippato, per usare un termine informatico. Dedicato alla consorte Terry. Fresco di stampa: luglio 2022. Il romanzo dell’autore Mario D’Agostino, per una vita professore di prestigio, sia presso le scuole superiori, sia presso l’Università degli Studi “Federico II°” di Napoli. Un Chimico prestato alle Scienze umane”. Dopo il saluto a tutti i convenuti e amministratori il relatore prof. Lino Santillo ha focalizzato e portato all’attenzione dei presenti i punti cardini e le motivazioni che hanno spinto il relatore a parlare e quindi scrivere il romanzo breve, in forma epistolare e quindi in maniera autobiografica. Il relatore ha parlato di come deve essere un racconto breve? “In genere viene affrontata un’unica tematica centrata sulla vicenda che coinvolge il protagonista. Anche la durata temporale è inferiore in un racconto. Le azioni avvengono in un tempo più breve, a volte solo accennato, per lasciare spazio al lettore di completarlo con il proprio sentire. È un romanzo in cui la storia viene esposta attraverso testi di lettere. Epistula, in latino, significa appunto “lettera”. Nel romanzo epistolare, quindi, il narratore usa le lettere per mostrare diverse prospettive dei personaggi rispetto alle vicende, e la molteplicità di stili nella loro corrispondenza. Le caratteristiche del romanzo epistolare sono: il racconto avviene sempre in prima persona; il narratore non è mai onnisciente; la trama è portata avanti dallo scambio di lettere. Nella fattispecie tramite internet. Il lettore viene così a conoscenza di un dato avvenimento o di una particolare situazione attraverso diverse prospettive. Spesso arriva un momento – ha proseguito il relatore Lino Santillo – in cui sentiamo il desiderio di ripercorrere con le parole il cammino percorso, per fare un po’ d’ordine dentro di noi, capire chi siamo e come siamo arrivati fin qui. Quando questo bisogno trova sfogo nella scrittura, ecco che nasce l’autobiografia, il racconto della nostra vita, di tutto quello che abbiamo fatto, amato e sofferto. Infatti, l’autore di questa pubblicazione Mario D’Agostino ha sentito il bisogno di scrivere tale romanzo in forma epistolare. Quindi, una vera e propria autobiografia che è un genere letterario molto nobile e antico. Non pensare che scrivere un’autobiografia sia un vezzo dei personaggi famosi, o abbia senso solo per chi è anziano o ha avuto una vita rocambolesca. Anche la storia della tua vita può essere interessante se hai vissuto emozioni profonde e sei disposto a raccontarle con sincerità. In un’autobiografia sei tu a decidere di cosa parlare. Certamente racconterai episodi della tua vita, ma potrai farlo concentrandoti su quelli che riterrai più interessanti. L’autore, Mario D’Agostino ha delineato e focalizzato uno “spaccato della vita universitaria”, il periodo, secondo me, più bello della propria vita, dove ognuno di noi si è formato, si è forgiato a seconda del proprio indirizzo di studi. Se l’autobiografia non è una sterile cronaca, bisogna anche dire che la scrittura autobiografica non va confusa con la scrittura diaristica. In fondo in un’autobiografia il protagonista sei tu, ma il racconto della tua storia non può prescindere dalla rete di rapporti familiari e affettivi in cui hai vissuto. Come ho detto si può scrivere un’autobiografia anche selezionando pochi avvenimenti o limitando il racconto a un arco temporale limitato. Ed è, proprio questo che ha fatto Mario D’Agostino. Per cui, siamo tutti convinti che il nostro amico scrittore il prof. Mario D’Agostino colonna portante di questa comunità è riuscito a pieni voti a centrare l’obiettivo”. Infine, lo stesso autore Mario D’Agostino ha parlato delle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere tale romanzo, che tratta di un’amica appunto Lilly, una collega dell’università durante la permanenza a Napoli nel corso della laurea in Chimica presso l’ateneo “Federico II”. D’agostino ha relazionato a tutti i presenti, di come Pesco Sannita ha affrontato la pandemìa, delle persone morte durante il terribile virus e le modalità della vita locale. Tutte tematiche condivise e apprezzate dai presenti i quali a più riprese hanno applaudito l’autore del romanzo Mario D’Agostino. Senza dubbio, una serata da incorniciare per tutta Pesco Sannita”. Infine, le foto di gruppo, le dediche a tutti coloro che hanno acquistato il libro e il saluto a tutti i presenti, anzi l’arrivederci al prossimo anno con una nuova pubblicazione che tratta della vita politica e amministrativa del comune di Pesco Sannita.

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