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14 agosto: prima messa di Padre Pio: quest’anno ricorre il 112° anniversario

13/08/2022
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Il 10 agosto altra data: il giovane fr. Pio ordinato sacerdote nel Duomo di Benevento. Due ricorrenze di grande intensità e pathos interiore.

di Lino Santillo

Nel mese di agosto a Pietrelcina, oltre alla ricorrenza della festa patronale in onore di Maria Santissima della Libera che si festeggia sempre la prima domenica di agosto, vi sono altre due date significative che riguardano Padre Pio. La prima il 10 agosto anniversario dell’ordinazione sacerdotale del giovane fr. Pio avvenuta nel Duomo di Benevento e poi il 14 agosto la celebrazione della prima messa di San Pio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli. Quest’anno ricorre il 112° anniversario delle due cerimonie religiose. Col cuore trepidante e «traboccante di gioia», in quella calda mattinata del 10 agosto 1910, Fra’ Pio lasciò Pietrelcina per scendere a Benevento. Doveva recarsi in Duomo per riceve l’Ordinazione sacerdotale dalle mani di Mons. Paolo Schinosi, Arcivescovo di Marcianopoli. L’accompagnavano la mamma e l’Arciprete zi’ Tore, Don Salvatore Pannullo. Il padre non c’era, perché era emigrato in America per la seconda volta. La cerimonia si svolse nella Cappella dei Canonici, a sinistra dell’altare maggiore, e fu, come tutte le Ordinazioni sacerdotali, semplice e solenne, soprattutto toccante, perché sconfinava nel mistero della trasmissione di un dono eccelso che veniva dall’Alto. Umile nell’atteggiamento, Fra’ Pio seguiva con commossa attenzione le parole e i gesti dell’Arcivescovo. Si stese per terra, con la faccia sul pavimento, polvere nella polvere, dinanzi all’infinita maestà di Dio. Pregò tutti i Santi, soprattutto invocò lo Spirito Santo, Spirito creatore, Dono dell’Altissimo, Spirito consolatore, Rivelatore del Padre e del Figlio Unigenito. Mise le sue mani in quelle dell’Arcivescovo. Sottopose il capo alle mani del Ministro consacrante. Ricevette la facoltà di consacrare il Corpo e il Sangue di Gesù. Fu investito dal soffio dello Spirito Santo per rimettere i peccati degli uomini. Potremmo chiederci: mentre accadeva tutto questo, nella sacralità del rito consacrante, quali erano i sentimenti che albergavano nel cuore di Fra’ Pio, che aleggiavano nella sua mente e occupavano tutte le potenze della sua anima? Fortunatamente abbiamo due documenti, che sono come finestre aperte sul mistero di quel giovane Cappuccino, consacrato per sempre Sacerdote dell’Altissimo. Il primo è una lettera, che lo stesso Padre Pio scrisse a Padre Agostino, il 9 agosto 1912, due anni dopo l’Ordinazione sacerdotale. “Ma, Padre mio, mentre io scrivo, dove vola il mio pensiero! Al bel giorno della mia Ordinazione. Domani, festa di San Lorenzo, è pure il giorno della mia festa. Ho già incominciato a provare di nuovo il gaudio di quel giorno sacro per me. Fin da stamattina ho incominciato a gustare il paradiso… E che sarà quando lo gusteremo eternamente!? Vado paragonando la pace del cuore, che sentii in quel giorno, con la pace del cuore che incomincio a provare fin dalla vigilia, e non ci trovo nulla di diverso. Il giorno di San Lorenzo fu il giorno in cui trovai il mio cuore più acceso di amore per Gesù. Quanto fui felice, quanto godei quel giorno!» (Epistolario I, pp. 297ss). Sono del parere che non è possibile trovare parole più semplici di queste per esprimere la gioia e l’amore che inondavano il cuore dell’umile Fraticello cappuccino, in quella calda mattinata del 10 agosto 1910, mentre veniva ordinato Sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchisedec. Mentre, il 14 agosto nella Chiesa parrocchiale dedicata a “Santa Maria degli Angeli” quest’anno ricorre il 112° anniversario della prima messa del giovane fr. Pio. Grande festa per tutto il paese, particolare emozione e gioia immensa di tutti i pietrelcinesi presenti nel Tempo sacro tanto caro al novello sacerdote. Mamma Peppa quel giorno, al termine della Messa, distribuì a tutti i fedeli i cosiddetti ‘Raffiuoli’ (biscotti locali), che venivano preparati duranti i matrimoni per festeggiare la coppia che andava a formare la nuova famiglia pietrelcinese. E poiché il sacerdozio ha una dimensione sponsale: cioè significa immedesimarsi con il cuore di Cristo Sposo, che dà la vita per la Chiesa sua sposa, la mamma di Padre Pio pur non sapendo nulla di teologia pensò bene di preparare questi biscotti anche per il proprio figlio che era diventato lo sposo più felice della Chiesa, sposa di Cristo. Ai presenti viene distribuita un’immaginetta-ricordo, su cui ha voluto imprimere, nero su bianco, sintetizzato in poche parole, un ambizioso, impegnativo, arduo, proposito: “…Con Te io sia pel mondo Via Verità Vita e per Te Sacerdote santo Vittima perfetta”. Per cui, sempre nella chiesa parrocchiale dedicata a “Santa Maria degli Angeli” il 14 agosto vengono celebrate varie sante messe per ricordare quel “gran giorno” della prima messa del giovane fr. Pio.

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