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Al via i “Dottorati Comunali” tra Pietraroja – Faicchio e Pietrelcina”

I tre comuni delle aree interne, uniti per un’unica proposta progettuale. . Mazzone. “Siamo felici per tale accordo. Previsto un finanziamento di 25.000,00 per ogni anno accademico”.

di Lino Santillo

L’amministrazione comunale di Pietrelcina per la prima volta entra nel mondo universitario per quanto attiene i “dottorati comunali”. Lo stesso primo cittadino si è mostrato favorevole ed entusiasta, unitamente al gruppo amministrativo per tale importante occasione. “Si tratta della concessione di risorse destinate al finanziamento in via sperimentale – dichiara il sindaco Salvatore Mazzone – da parte dei comuni presenti nelle aree interne, anche in forma associata, di borse di studio per “dottorati comunali. Abbiamo già proceduto all’approvazione dello schema di accordo di partenariato tra i comuni di Pietraroja, Faicchio e Pietrelcina, della proposta progettuale e dell’accordo di collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio. I contenuti posti in essere dai tre comuni riguardano: garantire l’offerta e la piena accessibilità degli abitanti ai servizi essenziali (trasporto pubblico locale, istruzione e servizi socio-sanitari); promuovere la ricchezza del territorio e delle comunità locali; valorizzare le risorse naturali e culturali, attraverso la creazione di nuovi circuiti occupazionali; contrastare lo spopolamento demografico e culturale. Per quanto attiene l’idea progetto – rimarca il primo cittadino – descrivere i contenuti della proposta di Dottorato evidenziandone gli obiettivi principali nonché la coerenza con la tematica selezionata. I comuni di Pietraroja, Pietrelcina e Faicchio, in partenariato con l’Università del Sannio, propongono, nell’ambito del bando per la concessione di borse di studio per “Dottorati Comunali”, un progetto per la valorizzazione naturalistica dei territori sotto la giurisdizione dei comuni suddetti. Questo progetto ha lo scopo di incrementare l’attenzione per questi luoghi interni per mezzo della riduzione del gap territoriale rispetto alle tematiche ambientali. L’implementazione della conoscenza naturalistica veicolerà sui territori predetti un turismo sensibile all’ambiente mettendo in luce il reale potenziale che caratterizza tale contesto territoriale. Il progetto che si propone ha lo scopo di delineare un sistema integrato di azioni per la valorizzazione e la connessione delle molteplici risorse naturalistiche e paesaggistiche ricadenti in un territorio circoscritto della provincia di Benevento. In realtà, il progetto può essere definito “diffuso” in quanto non interessa strettamente i comuni proponenti ma anche quelli che tra essi insistono (Faicchio, San Lorenzello, Cusano Mutri, Pietraroja, Cerreto Sannita, Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore, Casalduni, Fragneto Monforte, Pesco Sannita, Pietrelcina). Il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi: promuovere un turismo naturalistico, con particolare riferimento alle emergenze paleontologiche, geologiche, botaniche e zoologiche; migliorare la fruibilità e l’attrattività dell’area. Un turismo esperienziale il cui attrattore primario è rappresentato dalla peculiarità del patrimonio paleontologico di Pietraroja, comune capofila del progetto. Attualmente questo patrimonio è utilizzato quasi esclusivamente da settori specializzati, il progetto intende promuovere e rendere accessibile l’area del sito paleontologico di Pietraroja a un più ampio spettro di utenti, utilizzando linguaggi e strumenti di divulgazione innovativi (es. tecnologie immersive di realtà aumentata o mista). Il sito oltre ad un altissimo valore scientifico ha anche una notevole suggestione per la storia che può rimandare ad un pubblico più vasto. Pietraroja è il luogo dove è stato ritrovato un cucciolo di dinosauro, Scypionix samniticus, annegato in una laguna tropicale circa centodieci milioni di anni fa e noto in tutto il mondo per il suo perfetto stato di conservazione. Il progetto sarà integrato con il recupero e la valorizzazione dei sentieri preesistenti che connettono l’aggregazione dei comuni. I sentieri, infatti, costituiranno un altro fulcro fondamentale su cui sarà costruito l’intero progetto. Rappresenteranno il trait d’union tra risorse naturalistiche, paesaggi e culture diverse. I grandi centri urbani caratterizzati da elevatissimi valori di densità demografica ed edilizia e dove i capillari processi di crescita delle superfici artificiali hanno condotto a continue saldature tra comuni hanno perso, purtroppo, il carattere arcaico che contraddistingue i comuni che propongono il progetto. La proposta progettuale – termina il primo cittadino di Pietrelcina – intende valorizzare le risorse naturalistiche del territorio e delle culture locali attraverso la creazione di nuovi circuiti occupazionali, cercando di contrastare lo spopolamento demografico. E’ evidente che siffatto progetto abbraccia in maniera trasversale almeno tre delle tematiche: l’ uso sostenibile delle ricchezze naturalistiche dei territori in esame può rappresentare un volàno per promuovere la ricchezza dei territori ma è anche un modo per rendere più fruibili realtà interne della regione Campania. La proposta di Dottorato è avanzata da una aggregazione di comuni dell’area interna Tammaro-Titerno – Pietraroja – Faicchio – Pietrelcina – in collaborazione con l’Università del Sannio ed in particolare con il Dipartimento di Scienze Tecnologie. I comuni proponenti intendono delineare un “corridoio” che connetta il Parco del Matese con l’hinterland beneventano. Si tratta di un insieme di comuni tutti al di sotto dei 5.000 abitanti, che presentano un ricchissimo patrimonio culturale (risorse naturalistiche, storico-architettoniche, artigianato artistico) ed immateriale (storia, tradizioni locali, feste secolari) ad oggi ancora non pienamente valorizzate. La proposta di Dottorato si pone in coerenza con uno dei 5 obiettivi della strategia d’area Tammaro-Titerno. Il progetto che qui si propone sarà incardinato nel Dottorato in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Salute dell’Università del Sannio. Il Dipartimento di riferimento offrirà al futuro dottorando un ambiente dinamico e multidisciplinare in cui svolgere le attività di ricerca. Il dottorando dovrà altresì seguire un programma formativo multidisciplinare al fine dell’acquisizione delle conoscenze utili allo svolgimento delle attività che costituiscono il “core” del progetto. Il dottorando sarà affiancato da studiosi con competenze di ambito paleontologico, biologico, ambientale e geologico al fine di approfondire le alterazioni dell’ambiente attuale e compararle con quelle delle passate ere geologiche. Lo studio dei cambiamenti climatici del passato geologico della terra consentirà di comprendere meglio le variazioni dei cambiamenti climatici in atto, anche a livello locale. Le tematiche di ricerca, oltre ad affrontare specifici argomenti disciplinari a carattere paleontologico, biologico, geologico ed ambientale, includono specificità interdisciplinari quale ad esempio alcuni aspetti riguardanti la pianificazione territoriale che potranno essere sviluppati anche mediante la collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale. L’inserimento nel mondo del lavoro avverrà per mezzo di stage in un’associazione locale (Natura3 con sede in Pietraroja) operante nel settore del turismo sostenibile”.