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Aumento emolumento agli autisti. Altrabenevento al sindaco: “perché viaggia così tanto a spese dei contribuenti”?

Triplicato l’emolumento mensile aggiuntivo per agli autisti del sindaco perché devono garantire il servizio per oltre 12 ore al giorno, festivi compresi.

Altra Benevento ha chiesto al sindaco, con una PEC, di spiegare perché viaggia così tanto a spese dei contribuenti utilizzando anche risorse destinate al Salario Accessorio di altri dipendenti dell’Ente.

Ecco il testo della lettera:

“Venerdì scorso, 8 luglio, il dirigente del settore Affari Generali, Gennaro Santamaria, ha firmato un accordo con i due autisti dell’auto di “rappresentanza del sindaco” che prevede un emolumento mensile di 600 euro in aggiunta allo stipendio, comprensivo di indennità varie e straordinario.

Lo stesso giorno, con una tempestività quantomeno insolita, l’accordo è stato ratificato con la determina n. 9 della Segreteria del Sindaco che è stata subito pubblicata all’Albo Pretorio per la immediata esecutività.

Il compenso stabilito che ha decorrenza retroattiva dal 1 gennaio 2022 e pertanto copre anche le prestazioni per i viaggi a Roma durante le votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, non è indifferente (quasi pari alla indennità per un titolare di Posizione Organizzativa che svolge funzioni di vice dirigente), sarà pagato utilizzando il Fondo Salario Accessorio per i dipendenti dell’Ente.

La decisione che sottrae 15.000 euro annue destinate ad altre indennità (rischio, reperibilità, disagio, turnazione) per i lavoratori del Comune, di fatto è stata imposta alla Rappresentanza Sindacale Unitaria per consentire “che il servizio sia continuativo e a garanzia degli innumerevoli spostamenti che il primo cittadino effettua nell’assolvimento dei suoi impegni istituzionali”

Nel 2019 fu firmato un altro accordo analogo che prevedeva un emolumento comprensivo di indennità varie e straordinario nei giorni feriali, per un totale di € 10.000 euro all’anno (spesa totale per tre autisti), che però non sono risultati sufficienti.

Infatti, Santamaria nel nuovo accordo da atto che gli autisti hanno effettuato almeno 300 ore pro-capite all’anno in aggiunta al normale orario di lavoro, perché “il Sindaco effettua, per conto del Comune, frequenti visite a Roma, a Napoli e in altre città”

Insomma, gli autisti hanno garantito, con turnazione, dodici ore di lavoro al giorno, hanno ricevuto un emolumento annuo per indennità e straordinario nei giorni feriali ma non sono riusciti a coprire le sue esigenze di spostamento, per motivi istituzionali, soprattutto nei giorni festivi.

Possibile che lei svolga la sua attività di sindaco sempre in auto? Verrebbe da dire che la sua teoria del politico viandante (si sposta continuamente a destra e sinistra per fare accordi di potere) è diventata la prassi del sindaco viaggiatore per oltre dodici ore al giorno.

Se poi aggiungiamo che ogni tanto viaggia anche per motivi personali (in vacanza, a cena con amici, per le interviste televisive nelle quali parla delle sue prestazioni amorose o per andare a prendere i nipotini a scuola ed accompagnarli al bowling) allora si capisce che lei è un viandante esagerato.

Se per mestiere facesse l’autista di Italo Treno per scarrozzare turisti, invece del sindaco, forse viaggerebbe di meno.

Le spese per i suoi spostamenti, però, in gran parte le pagano i cittadini (benzina, autostrada, trasferte e pranzi fuori sede) e adesso anche i dipendenti dell’Ente con il loro Fondo Salario Accessorio (emolumento forfettario agli autisti di 600 euro al mese). Si tratta di soldi pubblici e quindi le chiediamo di dare spiegazioni.

Lei che è sempre disposto a trovare motivi di polemica con i suoi avversari (soprattutto Calenda che la vuole tenere fuori dal partito di Centro) non risponde mai alle richieste di chiarimenti di Altra Benevento e neppure lo fanno i suoi sostenitori sempre pronti, invece, a fare polemica politica per ricordare, beati, che lei è nella storia.

Anche la speranza di oscurarci grazie alla stampa amica che non pubblica i nostri comunicati è fallita, e allora si decida a dare risposte. Firmato: Gabriele Corona, movimento ‘Altra Benevento è possibile’”