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Pago Veiano. Valentina Kinchesvka: è cittadina italiana

Dopo il decreto a firma del Presidente Mattarella, ha giurato nell’aula consiliare davanti al primo cittadino. De Ieso: “ una grande emozione che travalica ogni confine. Per noi tutti è un autentico modello per il suo impegno a favore dell’Ucraina”.

di Lino Santillo

Un momento davvero emozionante quello vissuto nell’aula consiliare del comune di Pago Veiano. Davanti al sindaco Mauro De Ieso la signora Valentina Kinchesvka, con voce tremante e con particolare emozione ha pronunciato le seguenti parole: “giuro di essere fedele alla repubblica italiana e di osservare e rispettare la costituzione italiana e le leggi dello Stato”. Poche e significative parole, ma di grande significato per la neo – cittadina italiana. “Con onestà intellettuale – dichiara il primo cittadino – alle parole della signora Valentina pronunciate al momento del giuramento, vi è stata tanta emozione in cuor mio. Mai, avrei immaginato di presiedere una cerimonia di grande risonanza emotiva e di particolare giuridicità costituzionale. Valentina Kinchesvka ha giurato e sottoscritto l’atto di merito per essere definitivamente cittadina italiana. Nei giorni scorsi è arrivata la notifica del decreto a firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che le conferiva la cittadinanza italiana. Valentina – termina il sindaco Mauro De Ieso – risiede nel nostro paese da alcuni anni e proviene dalla martoriata Ucraina, felicemente sposata con un nostro concittadino. Durante la guerra Russo – Ucraina è stata molto vicina a noi e continua tutt’ora nel corso di tale emergenza bellica. Con grande entusiasmo e professionalità si è fatta carico per essere un elemento di raccordo ed aiuto per tanti suoi parenti e conoscenti. Senza dubbio un lavoro certosino e con particolare sensibilità emotiva e impegno quotidiano. La signora Valentina è stata per me una preziosa traduttrice con chi fuggendo dalla guerra ha trovato accoglienza a Pago Veiano. E’ stata e lo è tutt’ora una valida collaboratrice per aiutare, confortare e sostenere tutti coloro che sono arrivati nella nostra cittadina senza nemmeno un vestito di ricambio e senza nessun ricordo familiare. Un autentico dramma a causa della guerra che continua senza soste e che ancora non si riesce a comprenderne la fine. Questi cittadini “modello” rappresentano per tutti noi amministratori e per l’intera collettività dei vari e autentici prototipi, verso i quali dobbiamo solo apprendere e farne tesoro del loro impegno e forza interiore per aver affrontato il viaggio senza speranza in ogni angolo del pianeta. Anche se, sono fortunati per essere accolti e godere della solidarietà dell’intera collettività locale”.