L’assessore provinciale all’ambiente della Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, ha protestato con la Regione Campania in merito ai criteri di stima delle quote di raccolta differenziata dei rifiuti e ha chiesto di rivedere le decisioni assunte in materia.
Aceto si è rivolto con una nota all’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano dichiarando di parlare a nome dei sindaci sanniti ed esprimendogli tutto il suo sconcerto.
Nel documento, l’esponente della Giunta Cimitile ha contestato il fatto che, in questi primi giorni di ottobre, cioè sul finire dell’anno, si è venuto “a sapere che il multimateriale leggero vale il 30% in meno del certificato” di raccolta differenziata. A giudizio dell’assessore provinciale sannita, questa scelta, che peraltro si colloca nella scia di un’analoga decisione dello scorso anno, che tuttavia fermò lo scomputo per lo stesso multimateriale al 15%, “ha penalizzato fortemente, e ingiustamente, tutti quei comuni che hanno fatto sforzi enormi, anche in termini economici, per raggiungere i livelli di legge in Raccolta Differenziata”.
Ciò posto l’assessore provinciale sannita ha chiesto all’assessore Romano di rivedere la decisione che ha effetti perniciosi per il Sannio: essa svilisce quanto è stato fatto dalle singole Amministrazioni comunali sannite per rispettare gli obblighi di legge in materia di percentuali di raccolta differenziata. L’assessore Aceto ha manifestato a Romano il timore che a Napoli “ci sia la tendenza, sbagliatissima, ad interpretare tali sforzi sanniti come meri trucchetti, come stratagemmi per innalzare surrettiziamente la percentuale. Ho anche l’impressione che ci sia l’ulteriore tendenza, anch’essa sbagliatissima, ad assimilare le realtà sannite con altre ben più problematiche”.
Da qui la puntualizzazione di Aceto all’assesore regionale: in merito alla questione specifica dei dati concernenti la produzione dei rifiuti e di raccolta differenziata, l’assessore povinciale si è detto pronto a garantire sul Sannio (“il livello medio di sensibilità e di onestà intellettuale, tanto degli amministratori quanto degli amministrati, da noi è abbastanza elevato” – ha scritto infatti Aceto). Le revisioni improvvise delle aggregazioni dei materiali che formano la massa della raccolta differenziata, secondo Aceto, “sono errate alla radice” e, ha aggiunto l’assessore provinciale, “producono un oltrepassamento della stessa norma, al punto di far effettuare non so quali analisi all’Arpac”. E questo è il commento di Aceto: “Non conosco quali siano le competenze di quest’organo nella materia specifica, né mi è dato di sapere, da Assessore provinciale, quando e dove siano state effettuate le analisi. Né è stato mai consentito a nessuno, facendo strame di elementari e consolidati principi di trasparenza, di poter eventualmente impugnare determinati provvedimenti o perlomeno aprire un contradditorio chiarificatore”. Pertanto l’assessore provinciale sannita, nel chiedere un immediato riscontro all’assessore Romano, così ha concluso la sua lettera: “Mi rivolgo non solo all’Assessore regionale, ma anche al Sindaco di Mercato Sanseverino, città famosa in tutta Italia per le performances in campo ambientale e, segnatamente, in quello dei rifiuti. So che la competenza e l’esperienza sul campo ti faranno giudicare fondate e sincere queste mie righe, e che raccoglierai l’appello che ti faccio a nome di tanti Sindaci sanniti”.
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