Torna dopo due anni di stop la marcia organizzata dall’Anpi per celebrare il 77° anniversario della liberazione anche se tra qualche polemica di troppo. Proprio l’Anpi, tra ondeggiamenti vari, e strani risentimenti, ha dato il “la” a prese di posizione per le quali è dovuto intervenire finanche il Capo dello Stato per far rientrare nei ranghi una sterile ed inutile polemica. E così, finalmente, in prima fila insieme allo stemma dell’Anpi la bandiera dell’Ucraina a dimostrazione che comunque si dica i partigiani sono tali a qualsiasi latitudine o longitudine al di là di pregiudizi personali.
Il corteo tra slogan e bandiere, attivisti e rappresentanti istituzionali e non, partito da Piazza Orsini, ha raggiunto Piazza Matteotti dove il Presidente della sezione di Benevento Amerigo Ciervo, è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi, anche per cercare di chiarire quanto accaduto in relazione in primis alle dichiarazioni del Presidente Nazionale addossando, in stile tutto italiano, la colpa alle strumentalizzazioni o, come spesso accade, alla cattiva informazione. Forse, la presa di posizione di alcune frange all’interno della stessa Anpi, ha indotto i vertici dell’organizzazione ad una marcia indietro strategica.
Il tema del giorno è stato il ricordo del partigiano sannita, Giuseppe Crocco detto ‘Caramba‘, scomparso lo scorso autunno ma non solo anche del conflitto in terra ucraina. Siamo dalla loro parte, ha detto Ciervo, ma lavoriamo per una questione che si risolva senza armi. Può essere utopistico ma lo speriamo.
Tra i partecipanti Mino Mortaruolo, Francesco De Pierro, Renato Parente, Carmen Coppola, sindaci vari e tanti altri.