Pietrelcina. Ex Casa del Pellegrino: al via un Polo di eccellenza sanitario
Di proprietà dell’Asl: previste una Casa albergo e di Comunità e una Centrale Operativa territoriale. Mazzone: “ringrazio tutti per l’impegno profuso. Sono felice per tale intervento nel nostro paese”.
di Lino Santillo
La struttura di Piana Romana e precisamente la ex “Casa Albergo del pellegrino” oggetto di polemiche e sperpero di soldi nel corso dei lunghissimi anni, potrebbe ritornare all’antico splendore. Finalmente, nei giorni scorsi la lieta novella da parte del Direttore Generale dell’Asl di Benevento Gennaro Volpe. Nel Sannio sono previste 11 case di comunità e 4 ospedali di comunità. Senza dubbio un piano strategico e di grande risonanza per l’intero Sannio e anche per l’intera regione. Tra le diverse strutture previste rientra proprio Pietrelcina, in particolare con la Casa Albergo del pellegrino. Ricordiamo che tale edificio è di proprietà dell’Asl, acquistato dal comune di Pietrelcina con tantissime polemiche e proteste di ogni genere. Intanto, il paese natale di Padre Pio è stato inserito nel programma sanitario da parte dell’Asl di Benevento, con una Casa di Comunità, un ospedale di Comunità e una Centrale operativa territoriale. E, proprio il Direttore Generale Gennaro Volpe ha inteso destinare il tutto presso la ex Casa del Pellegrino. Ovviamente, è necessaria una grande e radicata ristrutturazione dell’immobile il quale si presenta agli occhi di tutto in uno stato palese di abbandono e degrado. Per cui, lo stesso Direttore Generale a più riprese ha dichiarato di puntare molto su Pietrelcina e sugli interventi a Piana Romana, una zona a ridotto della zona religiosa dove si conserva il famoso “Olmo delle stimmate” del giovane fr. Pio. Per cui, la stessa Asl ha preso le redini in mano per iniziare tale percorso. A tal proposito, sono in tanti a voler vantare la primogenitura e prendersi meriti, che ad onore del vero non esistono. Solo l’Asl può vantare tale primogenitura per l’intervento a Piana Romana presso la ex casa del Pellegrino e nessun altro. Negli anni passati vi è stato solamente un silenzio tombale. Per quanto riguarda le Case di Comunità, diventeranno lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati affetti da patologie croniche. La Casa della Comunità sarà una struttura fisica in cui opereranno team multidisciplinari di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti e potrà ospitare anche assistenti sociali. All’interno delle Case della Comunità dovrà realizzarsi l’integrazione tra i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali, potendo contare sulla presenza degli assistenti sociali e dovrà configurarsi quale punto di riferimento continuativo per la popolazione che, anche attraverso una infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica permetterà di garantire la presa in carico della comunità di riferimento. Mente, per gli Ospedali di Comunità: sono strutture di ricovero di cure intermedie, si collocano tra il ricovero ospedaliero tipicamente destinato al paziente acuto e le cure territoriali. Gli Ospedali di Comunità si collocheranno all’interno della rete territoriale e saranno finalizzati a ricoveri brevi destinati a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, di livello intermedio tra la rete territoriale e l’ospedale, di norma dotati di 20 posti letto (max. 40 posti letto) a gestione prevalentemente infermieristica. La realizzazione deriverà prioritariamente dalla ristrutturazione o rifunzionalizzazione di strutture esistenti quali ad esempio strutture ambulatoriali o reparti ospedalieri e, laddove necessario, potranno essere realizzate strutture ex novo. A queste due tipologie si affiancherà proprio a Piana Romana la Centrale operativa territoriale. Una volta ristrutturalo l’immobile, tale struttura diventerà il “fiore all’occhiello” dell’Asl Bn di Benevento e di tutta Pietrelcina come pure dei paesi limitrofi, quali Pago Veiano, Pesco Sannita e Paduli, come pure dell’intero Sannio. A tal proposito i quattro sindaci di Pietrelcina Salvatore Mazzone, di Paduli Domenico Vessichelli, di Pago Veiano Mauro De Ieso e di Pesco Sannita Nicola Gentile hanno espresso grande gioia e felicità all’indirizzo del Direttore Generale Gennaro Volpe: “Esprimiamo soddisfazione in merito al piano sanitario territoriale che riguarda il nostro territorio. La struttura “Ex Casa del Pellegrino”, sita in Piana Romana, di proprietà dell’Asl, sarà oggetto di interventi relativamente a tre finalità: Casa di comunità, Ospedale di comunità, Centrale operativa territoriale. Tutto ciò è stato il frutto di un approccio non divisivo ma di condivisione, in primis da parte della città capoluogo con il Sindaco Mastella che ringraziamo, insieme al Direttore Generale Volpe, agli uffici dell’Asl ed ai consiglieri regionali sanniti. Crediamo si tratti di un’opportunità unica che possa dare un importante contributo sia per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, sia per immaginare e perseguire nuove progettualità, come la nascita di un polo di eccellenza che funga da catalizzatore di arrivi di cittadini da altre realtà”. Grande gioia e particolare emozione per il giovane sindaco di Pietrelcina Salvatore Mazzone il quale si è complimentato e ha ringraziato personalmente il Direttore Generale Gennaro Volpe per l’impegno e per aver scelto Pietrelcina per tale importante iniziativa sanitaria a favore delle persone bisognose di cure e assistenza. Ritornando alla grande struttura dell’ex “Casa Albergo” che sarà oggetto di ristrutturazione, i dati catastali e le caratteristiche dell’immobile sono di seguito riportati: catasto urbano foglio 8 particella 463; classificazione urbanistica e destinazione di zona: turistico – religiosa ed in particolare: per mq. 13.439 in zona Atsp (attrezzature speciali o di culto di interesse internazionale) e per mq. 2.650 in zona Rts (residenziale turistico-sociale); superficie complessiva dell’area: mq 16.089; superficie complessiva dell’immobile: mq 5.000 circa composti da n. 3 piani fuori terra di circa mq. 1.400 e di un piano parzialmente interrato di circa mq. 600.
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