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Dal Brancaccio di Roma Mastella lancia la sua nuova creatura politica “Noi di Centro”

In molti nell’acronimo di questo nuovo partito, ossia “NDC”, hanno visto un ritorno al passato di Mastella, insomma come fosse una Nuova DC. Ed è invece un ritorno si al passato ma un passato in cui si riusciva a dialogare con il popolo per essere decisivi nel determinare il futuro della nazione. E questo è quello che vuola fare Mastella ricostruendo una area di centro che non deve essere nostalgica appunto della passata Democrazia Cristiana, una storia finita ha aggiunto Mastella.

In sala tanti fedelissimi ma anche amici di partiti diversi che non è detto non possano avere la stessa linea politica costruendo con “Noi di Centro” una coalizione basata su vecchi rapporti di rispetto e fiducia. E così tra le poltrone sono stati notati Ettore Rosato di Italia Viva e Gaetano Quagliariello oggi facente parte del Gruppo Misto del Senato.

Mastella mette subito le cose in chiaro, possiamo arrivare dice, nel senso che è uno degli obiettivi primari, al 15% , un dato importante, così lo ha definito, nell’attuale vita politica italiana. Oggi ha continuato il leader di NDC, il parlamento non è più cenrale rispetto al paese che non riconosce più il ruolo dei parlamentari stessi. In un mondo dove ci sono tanti concetti strani, come quelli portati avanti dai terrapiattisti,  allora questo nuovo partito sarà proprio il terrapiattista del centro politico. Se esiste una sinistra e una destra, ha continuato Mastella, perchè non può esistere il centro? Magari è una idea ancora sfocata ma è una idea che esiste.

Per quello che sta succedendo, se la nazione continua ad avere bisogno di governi tecnici, ultimo quello di Draghi ma anticipato da altri, allora qualcosa non funziona, la politica è scesa in basso e si dovrà riportarla in auge. Tanti gli errori fatti ma quello più grande è l’aver affossato la margherita, l’averla messa in discussione con il risultato che oggi il Pd è costretto a rincorrere il M5S.  Ecco quindi che c’è bisogno di un’area centrale che si allea, che ragioni insieme e che diventi maggioranza. Occorre diventare area di riferimento nei confronto di una destra troppo populista ed una sinistra troppo “stravaccata”, che non ha più vinto dal 2006 un’elezione politica ed è arrivata al Governo sempre in maniera goffa. Quindi c’è necessità di questa Margherita 2.0, di una forza che sia determinante per la storia politica del paese.

Una bastonata anche a Calenda, che troppo concentrato su se stesso, morirà politicamente perché guarda gli altri con strafottenza ed ha una visione tolemaica del centro, ma il centro non è lui. Bisogna, invece, costruirlo frammento a frammento, ha aggiunto Mastella, a cominciare dalle elezioni per il Capo dello Stato dove si dovranno fare le scelte migliori perchè i cittadini non capirebbero scelte azzardate.

Parte oggi da qui, ha rimarcato Mastella “il patto del Brancaccio” che deve dare  una dimostrazione di compattezza di tutte le forza di centro, cattolici compresi.

Si dovrà colmare il divario tra Nord e Sud con un maggiore intervento per quest’ultimo con il PNRR.

“Ci vedremo nelle vostre realtà regionali per costituirci .Una sede sarà a Roma, ma dobbiamo fare tutto noi senza nessuno che ci sponsorizzata. Mi ha fatto molto piacere, noi andremo avanti con libertà e grande passione”. E’ il saluto e l’arriverderci che un entusiastico Mastella lancia alla platea. L’avventura, quella nuova, è appena iniziata, il lavoro da fare è tanto ma non  li spaventa anche perchè, citando un suo professore di filosofia, Mastella ha aggiunto : “ io non so se le cose andranno meglio se andranno diversamente. Ma è un fatto certo che per andare meglio devono andare diversamente.”