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In viaggio per l’Olanda 3 reperti archeologici del Tempio di Iside per essere esposti al Rijksmuseum Van Oudheden di Leiden

02/12/2021
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I beni di proprietà della Provincia facenti parte della Sezione egizia in Arcos del Museo del Sannio di Benevento, arricchiranno infatti la Mostra “Dio in Terra. Imperatore Domiziano” in programma nel Museo Nazionale di Antichità della Città dei Paesi Bassi sino al prossimo mese di giugno 2022.

Il prestito temporaneo all’Istituto culturale olandese è stato concesso nei mesi scorsi dalla Presidenza della Provincia, su parere favorevole del Direttore Scientifico del Museo del Sannio, prof. Marcello Rotili, e con la prescritta autorizzazione del Ministero della Cultura – Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Le opere in prestito sono:

1) Testa di Sfinge con copricapo reale – Statuina neoegizia di età Domizianea, Mis. cm. 18,3 x 18,5, dell’81–96 d.C. , Anfibolite, Inv. 1901;

2) Statua stante della Divinità Egizia Anubi, Mis. Cm. 91 x 33, dell’81–96 d.C. , Pietra nera, Inv. 1919;

3) Statuetta di Cinecefalo rappresentante Thot in figura di Babbuino, Mis. Cm. 82 x 29,5, dell’81–96 d.C. , Diorite con picchiettature chiare, Inv. 1893.

Il prestito era stato richiesto dal Direttore del Rijksmuseum Van Oudheden su un progetto a cura di un Comitato Scientifico di grande prestigio composto da curatori di alcune Università Intercontinentali quali Aurora Raimondi Cominesi del Rijksmuseum di Leiden, Eric Moorman e Nathalie de Haan della Radboud Universiteit Nijmegen, Claire Stocks della Newcastle University, etc., ed in collaborazione con il Getty Museum di Malibu, Museo del Louvre, il Mann di Napoli, i Musei Vaticani.

Il progetto olandese è dedicato alla figura dell’Imperatore romano Domiziano (51-96 d.C.), molto devoto alla Dea Iside, che, tra l’altro, ebbe un  ruolo fondamentale nell’ampliare il Tempio esistente già da tempo in Benevento dedicato al culto della dea egizia.

Per Domiziano, la straordinaria posizione geografica di Maleventum – Beneventum nel cuore dell’Appennino meridionale, tra Mar Tirreno e Mar Adriatico, nel percorso più breve segnato dalla Via Appia da Roma verso la Puglia e la Grecia, era ideale per celebrare ancora di più il culto della Dea Iside che, avendo vinto la morte, racchiudeva in sé prerogative mitico-simboliche molto care ad un Imperatore che ambiva ad essere egli stesso venerato come un dio. Non a caso l’iscrizione in geroglifici sugli Obelischi del tempio isiaco beneventano recitano che l’Imperatore Domiziano, “che eternamente viva”, “sovrano dei due mondi”, volle venerare con un Tempio “Iside, madre divina, astro del mattino, regina degli Dei, signora del cielo”.

Proprio per tali ragioni storiche una Mostra dedicata alla figura del “Dio in Terra”, ossia l’Imperatore Domiziano non poteva fare a meno dei reperti del Tempio isiaco beneventano. Reperti che, di recente, sono andati in prestito nel 2016 alla Fondazione del Museo Egizio di Torino, e, nel 2018, al Paul Getty Museum di Los Angeles (ove fu restaurato l’Obelisco rinvenuto nel 1903 nel corso di uno scavo archeologico in prossimità dell’Arco di Traiano di Benevento).

Stamani, dunque, una Ditta specializzata in traslochi di reperti archeologici, sotto la supervisione della funzionaria amministrativa del Museo del Sannio e della Soprintendenza archeologica di Benevento, ha provveduto, con le dovute cautele, a ritirare i preziosi reperti dal Tempio isiaco e a portarli in Olanda.        

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