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Pago Veiano. La risposta al settore agricolo del gruppo di maggioranza

24/09/2021
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Il delegato all’agricoltura chiarisce ogni punto su tale tematica. Fiorillo: “il programma dell’agricoltura della lista avversaria è un copia e incolla di quello del 2016”.

di Lino Santillo

Il clima elettorale a Pago Veiano diventa sempre incandescente tra le due liste presenti per il prossimo appuntamento elettorale. Da una parte il sindaco uscente Mauro De Ieso con la lista “Pago Veiano nel cuore”, dall’altra l’eterno sfidante Giovanni Carpinone con un nuovo raggruppamento “Insieme”. Intanto, il consigliere uscente Rosario Fiorillo con delega all’agricoltura intende rispondere agli avversari anche a nome del gruppo di maggioranza e precisare alcune problematiche legate proprio al mondo agricolo. “Il gruppo guidato dal Carpinone – dichiara Rosario Fiorillo – ogni cinque anni si ricorda di agricoltura, proponendo iniziative a sostegno del comparto. Innanzitutto devo rilevare che il loro programma in materia agricoltura proposto quest’anno ricalca pedissequamente (alla virgola (direi!) quello proposto nel 2016 e già sonoramente bocciato dagli elettori, soprattutto bocciato da quegli elettori che dall’agricoltura ricavano reddito. Proposte senza costrutto normativo, con una visione arcaica della materia e lontane anni luce da quelle che sono le reali necessità dell’agricoltura moderna. Un esempio lampante è il loro primo punto: l’Istituzione (di uno sportello di assistenza cui demandare il compito (di rendere effettivo l’accesso ai benefici previsti da leggi e direttive comunitarie”. Come se non esistessero già realtà associative molto radicate tra gli agricoltori come Coldiretti, Cia, Confagricoltura. Fedagri-Confcooperative, che attraverso il loro qualificato personale tecnico ed amministrativo svolgono questi compiti giornalmente a sostegno del settore. Che facciamo, le facciamo scomparire di botto? Oppure subito? Un altro loro punto riguarda la proposta di “Verifica delle condizioni tecniche per il riconoscimento di Pago Veiano, quale comune montano, al fine di permettere i nostri agricoltori di avere le stesse agevolazioni dei propri colleghi dei paesi limitrofi, aumentando così la loro competitività sul mercato”. Innanzitutto questa proposta manca di un elemento essenziale affinché ciò sia sostenibile, ovvero l’esistenza di una montagna nel nostro Comune. Nel loro primo incontro pubblico hanno sostenuto che l’aggiornamento dovrebbe riguardare l’elenco Istat. Precisiamo che classificazione ai fini Istat in agricoltura viene utilizzata esclusivamente per il calcolo del “contributi obbligatori” in materia di previdenza agricola e la differenza tra zone montane e zone svantaggiate è pari a zero. In realtà la materia è un po’ più complessa di quanto vogliano far apparire. I criteri per la classificazione delle aree svantaggiate e parzialmente svantaggiate così come erano identificate dagli articoli 19 e 20 del regolamento Ce 1257/1999 e Pago Veiano insieme a Paduli, Pietrelcina. Pesco Sannita, Fragneto Monforte e Casalduni è stato escluso dalle zone svantaggiate. Noi come amministrazione riteniamo che gli svantaggi non siano stati superati e insieme alle amministrazioni (di Paduli Pietrelcina e Pesco Sannita – abbiamo promosso ricorso al Tar Campania avverso il recepimento poiché durante l’iter Ministero-Regione non sono stati interessati direttamente i Comuni. Il giudizio sarà in discussione il 15 febbraio 2022 presso il Tar Campania. Ad accompagnare il ricorso del Comune c’è anche il ricorso promosso da diverse aziende agricole del territorio quali soggetti direttamente interessati dalla decisione poiché sono le prime ad essere penalizzate da tali decisioni ed alle quali verranno a mancare dei fondi comunitari di basilare Sostenere di volere ”… il riconoscimento di Pago Velano, quale comune montano…” ai fini Istat appare una proposta altamente illusoria per gli agricoltori e al di fuori di ogni contesto normativo ragionale nazionale ed europeo, anche perché l’abrogazione degli articoli 1 e 14 della legge 991/1952, avvenuta con la legge 142/1990, ha (di fatto impedito la possibilità di rivedere e/o aggiornare tale classificazione. Quindi a meno che non si voglia intraprendere un iter legislativo nazionale allo stato dei fatti è impossibile. Io voglio però mettere in risalto la nostra idea di agricoltura, un’agricoltura al passo con i tempi ed in linea con i principi del nuovo PSR della Regione Campania ed in linea con il sistema produttivo territoriale della Strategia dell’Area Interna Tammaro- Titerno non solo del comune di Pago Veiano. Strategia alla quale abbiamo dato un nostro apporto come amministrazione e contribuito direttamente alla stesura dell’Analisi Swot mettendo in risalto i punti di forza, punti di debolezza, le opportunità e le criticità del nostro sistema agricolo. Per metter in pratica questi punti ci sono delle risorse già destinate (circa 14 milioni di euro) e altre da reperire mediante la nuova programmazione regionale. Nel frattempo abbiamo dato al nostro territorio quelle infrastrutture viarie necessarie ed indispensabili con interventi che hanno riguardato le Strade Comunali Recauzi-Scafa-Gred, Terraloggia Vaccareccia, Terraloggia-Miniera, Terraloggia-Casalini, Terraloggia-Pagliara, per un totale di circa 15 Km. In queste aree (le più floride dal punto di vista della produzione agricola) sono state realizzate tutte le opere principali (di deflusso delle acqua è stata sostituita interamente e/o parzialmente la rete idrica esistente sono state realizzate gabbionate per limitare movimenti franosi e dare stabilità a diversi tratti di strada ed è stato ripristinato per intero il manto stradala La nostra azione come amministrazione non si è certo fermata a queste area infatti il Comune ha già avuto i fondi per affidare la progettazione di altre 6 aree di intervento: C/da Iscalanoce, Area Marrautti-Gaudelle, Area Vallone, Area Corticinto, C/da Terraloggia-Torre, C/da Serre-Circonvallazione dove gli interventi da fare saranno della stessa tipologia di quelli già realizzati. Senza queste opere indispensabili è inutile parlare di sviluppo del settore agricolo. L’agricoltura ha bisogno di azioni concrete di supporto non di proposte aleatorie che si ripetono identiche a se stesse a distanza di cinque anni in un contesto che varia quotidianamente e sempre alla ricerca (di nuove soluzioni). L’agricoltura ha bisogno di quella concretezza che la nostra amministrazione ha dimostrato di avere nei due mandati elettorali passati (ricordo ad esempio che siamo tra i pochi comuni del Sannio a non far pagare l’Imu sui fabbricati agricoli strumentali all’attività agricola). Concretezza che metteremo in campo anche nel prossimo mandato, con fatti, opere infrastrutturali e soprattutto coe- sione territoriale”.

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