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Adinolfi a Benevento difende la famiglia tradizionale ed il diritto alla vita

Mario Adinolfi, rappresentante del Popolo della Famiglia, ex deputato del Partito Democratico, oggi attaccato dalla stessa sinistra della quale faceva parte e che lui dice di non riconoscere più, è stato oggi a Benevento, invitato da Walter Corona candidato nella lista “Benevento Bellissima” a sostegno di Mastella. Il giornalista salernitano ed ex deputato  ha chiesto anche il voto per il suo amico Walter Corona oltrechè per l’altro amico Clemente Mastella.

Votate Walter , ha detto Adinolfi, perché non ne conosco di più bravi. Poi sorridendo ha aggiunto : ” però non conosco tutti”.  Riferendosi poi ai suoi interventi nelle trasmissioni televisive ha commentato : “Quando arrivo io si scatena il putiferio. Mi hanno detto, oggi, che sono un’estremista e allora io ho chiesto: ditemi una frase tra virgolette detta da me che sia estremista. Io al parlamento sono andato sotto processo interno due volte perché avevo detto che i figli nascono da una mamma ed un papà. Sembra che non si possa dire, ma poi sono stato assolto. Sono stato deputato con il PD, naufragato poi con le scelte di Matteo Renzi, scrissi un libro che è andato a ruba e ne sono state stampate tante copie nel quale dico che i bambini piccoli cercano sempre la mamma. Anche questo fu un caso e capii che anche in politica si iniziavano a prediligere le “altre famiglie” dimenticando che la famiglia costituzionale è quella che nasce con il matrimonio. Tutto è famiglia, dicono oggi, ed invece significa proprio il contrario cioè che non è famiglia. Prendete Benevento è 105esima su 107 province per natalità. Invece i bambini numerosi, nati nel periodo bellico, hanno portato l’Italia negli anni 80 a diventare la 4 potenza mondiale. Se la piramide familiare la invertono, per cui i nuovi diritti sono quelli di suicidarsi e drogarsi e per i quali hanno chiesto i referendum, la famiglia scompare. Bisogna fare una battaglia mediatica come faccio io contro un deputato, Alessandro Zan, che mi vuole mandare in galera perché ho una opinione diversa dalla sua. Questo lo facevano solo quando si facevano le leggi fascite nel 26-27. Ieri sera, quando ha saputo che c’ero io in una trasmissione, è scappato dicendo che aveva un impegno. Io da Palazzo Paolo V di Benevento gli chiedo: ” ma che impegno avevi Zan! ” C’è l’omofobia in Italia, hanno detto ieri sera in trasmissione, solo perché ad una ragazzina avevano scritto in un commento social che aveva superato le selezioni per miss Mondo solo perché era lesbica. Tre commenti solo ! E tutti quelli che fanno a me o alle mie figlie? Cercate consensi intorno al concetto di famiglia come definito dalla costituzione. Non fatevi illudere dall’utero in affitto che vuole la sinistra per poi strappare il bimbo  alla vera mamma facendo violenza al bimbo stesso. Elton John ha raccontato, a proposito del figlio che ha insieme al marito, che si sceglie una donatrice di ovulo che non deve essere quello che lo porta in grembo e questo per distruggere subito l’idea della famiglia. Ma donare un ovulo non è semplice perché bisogna fare delle pratiche mediche sulla donna che rischia poi di non poter avere più figli. Poi si mescola lo sperma dei due padri per fare in modo che non ci sia certezza su chi sia il padre biologico. Poi si immette nell’utero della donna e quando nasce il piccolo viene staccato dalla madre tra le urla disperate del bimbo. Questo è quanto ha descritto Elton John della sua esperienza e dichiara che il piccolo piange sempre ancora adesso. Io non so se sono estremista, ha continuato Adinolfi,  ma so che non voglio questo,  voglio altro. Voglio che si abbiano a cuore le persone e voglio fare arrivare un messaggio di resistenza al nuovo fascismo che ci vuole tutti silenziosi per paura di essere additati come omofobi. Dobbiamo stare muti con le nostre mascherine per fare una società bella come il Grande Fratello. Per i regimi totalitari è intollerabile che un uomo e una donna facciano l’amore. Vogliono che la genitorialità sia più una questione tecnologica che non amore e così facendo,  disse Benedetto XVI, diventi una cosa che, quando non servì più perché non sei più produttivo, vieni emarginato e con una legge che faranno ci fanno il ticket per uscire via. Ci dicono che la morte per malattia sia poco dignitosa mentre lo è l’eutanasia. Non è così. Dobbiamo sconfiggere questo concetto di cultura di morte al quale bisogna rispondere con un si alla vita che è il nostro lascito.