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Fausto Pepe : “Parente l’etica politica e l’imbroglio.”

Chissà come alla mia nota stampa, scrive Fausto Pepe, che parlava del Segretario regionale del PD, Pantaleone Annunziata, e della sua inusitata visita al Comune di Benevento, ha risposto il sig. Renato Parente. Sicuramente lo avrà colpito il tema da me trattato, e cioè, che quando in politica non c’è etica, non resta che l’imbroglio, e come spesso accade su questi temi, gli uomini sensibili si smarriscono. Tenterò quindi di far “ritrovare” Parente. Ho detto più volte, e lo ripeto ancora, per me è un vanto essere rimasto Sindaco della mia Città, nella stessa maggioranza, e con lo stesso programma votato dai cittadini di Benevento, soprattutto quando Mastella e l’Udeur decisero di abbandonare la barca e di tradire il centro sinistra per ragioni personali. Mi rendo conto però che per Mastella i suoi “fedeli” sodali, seguaci della politica del “viandante”, che teorizza di stare una volta di qua e una volta di la, a seconda della convenienza, questo concetto di “lealtà” è difficile da digerire. Me ne sono fatto da tempo una ragione. Il sig. Renato Parente pone anche la questione del mio voto al ballottaggio del 2016, tra Del Vecchio e Mastella, come se io avessi potuto influenzarne il risultato. Purtroppo lo avevo solo preventivato, con Del Vecchio non avremmo vinto, ed il risultato del primo turno, e quello del secondo turno, lo hanno solo confermato. Però ora, nell’intento di far “ritrovare” finalmente il sig. Renato Parente, gli pongo io delle semplici questioni. Ricorda come e quando, ma soprattutto perché, lui che è stato eletto in una coalizione di centro destra, si ritrova ora nel centro sinistra? Che ruolo svolge nel partito di Mastella “Noi Campani”, e che ruolo in particolare per Mastella? Questo lo chiedo soprattutto perché alla Provincia di Benevento, il signor sempre presente Renato Parente, è stato nominato, a titolo oneroso, nell’ufficio di staff del Presidente Di Maria, pur essendo un consigliere comunale di maggioranza della Città. La norma in materia è chiara, non si può avere doppia carica, e non è solo una questione economica, ma è soprattutto una questione di “influenze”. Insomma un Consigliere comunale che vota per un Presidente di provincia, non può essere nominato nello staff dello stesso e dallo stesso, non funziona così, e questo proprio per ribadire il concetto iniziale che ha fatto molto “rabbrividire” il sig. Renato Parente, e cioè “che quando in politica non c’è etica, non resta che l’imbroglio”. Per ultimo, visto che il sig. Renato Parente percepisce i soldi dei contribuenti alla Provincia di Benevento chiarisca come mai si sono persi soldi destinati alla scuola, come nel caso dei 2,5 milioni di euro destinati all’Istituto “Bosco Lucarelli”, o anche perché risulta bloccato il finanziamento di 5 milioni di euro per l’Istituto Galilei sempre di Benevento. Forse che in quest’ultimo caso c’è di mezzo l’area interessata al Progetto di Finanza Lumode? Sono infine convinto di una cosa, conclude Fausto Pepe, il sig. Renato Parente non ha nulla a che vedere con l’etica in politica, però sicuramente è bene informato dei fatti.