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Tecce (Cittadini in Comune) interviene sull’aggressione a Piazza Piano di Corte

20/06/2021
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Lo sconcertante episodio accaduto nei pressi di Piazza Piano di Corte nella notte del 19 giugno, in cui un gruppo di ragazzi ha aggredito un loro coetaneo con pericolosi mezzi di offesa, scrive Giuseppe Tecce, segue di circa un mese l’evento che involontariamente e provvidenzialmente mi sono trovato a sventare nei pressi del terminal, quando un gruppo di tre ragazzi, coperti da caschi da motociclista, armati di mazze e di un coltello a serramanico, stavano aggredendo un diciassettenne di lì in transito. La mia presenza e soprattutto il mio pronto intervento misero in fuga i tre ragazzi, ovviamente mai individuati, considerato il loro camuffamento, trovandomi solo a dover dare conforto ad un diciassettenne profondamente turbato dall’accaduto. Questi episodi, accaduti in un tempo così ristretto, mi fanno pensare non ad episodi sporadici , che comunque non sarebbero giustificabili, quanto piuttosto ad un modo di agire ordinario e normalizzato. Raccontare episodi del genere fa accapponare la pelle, soprattutto se pensiamo che i nostri stessi figli potrebbero essere vittime o , peggio ancora, carnefici in situazioni similari. Sembra , oramai, di aggirarsi nei peggiori quartieri di metropoli sud americane. Però , tutto ciò che sta accadendo non è un caso , quanto piuttosto il frutto di un destino sfortunato di centinaia di ragazzi che non hanno trovato una sponda forte nelle istituzioni locali, che piuttosto che assistere i loro naturali bisogni, si sono, per anni, voltati dall’altra parte. La mancanza di politiche giovanili nella città è cosa risaputa, a tal punto che Benevento figura sempre tra gli ultimi posti nelle graduatorie per i servizi rivolti all’infanzia e agli adolescenti. Si è fatto di tutto per allontanare questa fascia di popolazione dalle attività aggregative e di coinvolgimento nelle politiche sociali attive. Si rende necessaria una repentina inversione del senso di marcia , cambiando nel profondo il modo di approccio al mondo dei giovani. La mia idea di gioventù cittadina è fatta di centri di aggregazione, di sport e di luoghi in cui condividere passioni, professioni arti e culture. Già in molte città europee ed italiane, i metodi del co abitare e del co working, cioè della gestione condivisa di spazi comuni ha dato degli ottimi risultati , marginalizzando gli episodi di violenza e di avversione nei confronti dei canali istituzionali, scuola in primis. D’altra parte si sa che i ragazzi sono fonte inesauribile di energia e di inventiva, che vanno canalizzate verso modelli sociali positivi . Una piccola città , come la nostra, ha tutte le caratteristiche per essere un modello, per tutto il bacino del mediterraneo ed oltre, di inclusione dei più giovani nel tessuto attivo, pensante e produttivo della società. La parola chiave è coinvolgimento, di tutto il tessuto di associazioni, cooperative e di enti, regiosi e non, che costituiscono il substrato su cui la città si fonda e che vanno rafforzati e coinvolti nella gestione di una tematica così importante da cui deriverà il futuro buono per la città stessa. (Giuseppe Tecce, candidato con la lista Cittadini in Comune, facente parte della coalizione Alternativa per Benevento, in sostegno di Luigi Diego Perifano Sindaco).

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