“Fin da quando, nel 2018, lanciai l’allarme, presentando un emendamento abrogativo dell’articolo 41, al Decreto Genova, denuncio lo scempio venuto fuori con le intercettazioni sull’inchiesta aperta dalla Procura di Brescia in merito ai fanghi tossici usati nei campi agricoli. Ho presentato una interrogazione, sottoscritto una mozione, ne ho discusso con fervore in Aula, ma sono rimasta inascoltata. Ed oggi fa tanto più male leggere quanto diceva al telefono un contoterzista che quei fanghi li spandeva nei campi della bassa bresciana, che dichiarava: “Io ogni tanto ci penso eh… Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi… Io sono stato consapevolmente un delinquente”. Beh, per l’interesse di pochi, la distruzione di tanti. Tutto ciò fa inorridire. Ma quell’articolo che aumenta di 20 volte la quantità di idrocarburi ammessi nei fanghi di depurazione da spargere sui terreni, è ancora lì. La legge è ancora lì ed il Governo deve intervenire immediatamente per cambiarla ed abbassare i parametri. Non possiamo più permetterci di aspettare. E che si facciano altri danni alla salute delle persone. Mi auguro che il Governo si adoperi per porre rimedio a questo abominio. E che si degni di dare le risposte che da tempo aspettiamo. Per intanto, io ripresenterò l’interrogazione, per la quale, ad oggi, non ho mai avuto riscontro”.
Lo dichiara la Sen. del Gruppo Misto, Sandra Lonardo.
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