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Intervento Sen. Lonardo in “Discussione Generale del Dl Sostegni”

Sandra Lonardo 

“Signor Presidente, Colleghi, Ministri,

la conversione in legge del decreto-22 marzo 2021, n. 41, all’attenzione del Senato oggi, rappresenta l’occasione per ribadire la necessità di operare scelte concrete e veloci nell’interesse del Paese, che ha subito ulteriori rallentamenti in termini di crescita ed occupazione a causa della pandemia.

Sono stati mesi difficilissimi per le partite IVA e, in particolare, per le piccole imprese impegnate nel turismo, nella ristorazione e nel commercio.

Le misure di lockdown, imposte dal Governo per contenere il contagio da Covid-19, hanno messo in ginocchio tante piccole aziende, alcune delle quali non ce l’hanno fatta a sopportare il carico senza introiti, ed hanno gettato la spugna e hanno chiuso le saracinesche definitivamente.

Il calo dei consumi delle famiglie, la cassaintegrazione, lo smart working, hanno inciso profondamente sui fatturati delle piccole attività, che sono crollati.

Per questo ho apprezzato che siano stati inseriti correttivi:

Come la cancellazione della prima rata Imu per le attività che hanno registrato un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’anno precedente e che viene istituito un Fondo per ristorare i Comuni per i mancati introiti, cosa giusta per assicurare i servizi essenziali ai cittadini.

È stata saggia la scelta di rinviare al 30 settembre il pagamento dell’Irap da parte delle aziende.

È stata azzerata anche la tassa sull’occupazione del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021 per gli esercizi pubblici, come bar e ristoranti.

Si tratta di una boccata d’ossigeno per le imprese impegnate nella somministrazione di cibi e bevande che in questi mesi sono stati costretti a lavorare solo con l’asporto, e per molti non è stato neppure possibile.

A questo proposito, lancio un appello al Governo, per rivedere l’orario di chiusura dei ristoranti e dei bar, per lo meno fino alle ore 23, tanto per dare tempo agli avventori di consumare una cena in tranquillità e di dare serenità nel lavoro a cuochi, camerieri e baristi… spero presto si possa cenare anche all’interno delle sale, rispettando distanze e le misure di prevenzione… questo chiedono gli addetti ai lavori della ristorazione!

Così come pure spero che si possano rivedere le misure per dare la possibilità a tutto il settore wedding di ripartire… è un comparto importante, con esso ripartono i fiorai, le aziende che si occupano degli abiti da ricevimento, i fotografi, le aziende del renting.

Accanto ai provvedimenti approvati, rilevo, con molta soddisfazione, l’approvazione di due emendamenti, che incrementano il fondo previsto dal DL Rilancio per sostenere il comparto della ceramica artistica e tradizionale, rendendo disponibili una cospicua cifra, pari a 4 milioni di euro, che potrà essere utilizzata dal settore.

Sento di ringraziare chi si è speso particolarmente per questo esito fruttuoso, i Sen. Lanzi e Collina, che sono i primi firmatari degli emendamenti, di cui uno dei due è stato da me sottoscritto, e tutti i componenti dell’intergruppo parlamentare per le Città della Ceramica Artistica e Tradizionale, di cui sono lieta di essere membro.

La nascita dell’Intergruppo, infatti, è stato particolarmente importante… continueremo, in sinergia a lavorare, e sono certa che riusciremo a portare avanti significativi progetti per supportare il mondo della ceramica e sostenere un comparto fondamentale per tante regioni italiane, compreso la mia Campania, e la città d’arte di Cerreto Sannita, nella provincia di Benevento.

Le botteghe di ceramica, sono rimaste completamente chiuse durante il lockdown, e non hanno potuto lavorare, necessitavano quindi di attenzione.

Spero solo che questi fondi siano di supporto all’attività primaria dei ceramisti, che non sia solo ristoro, ma offerta di lavoro, con delle committenze reali, che diano dignità ad un comparto che è vanto del Made in Italy.

Mi auguro che non sia solo promozione, che non vedrebbe protagonisti gli artigiani, ma anche formazione.

Gli allievi potrebbero andare nelle botteghe per imparare quest’arte meravigliosa, direttamente ai torni, manipolando argilla.

In questo modo, si raggiungerebbero due obiettivi: guadagno per i ceramisti e formazione per gli studenti.

Ci sono imprese e lavoratori che sono rimasti fuori da questo Decreto, che pure meritavano di essere sostenuti.

Voglio richiamare i fuochisti, gli installatori delle luminarie, i giostrai, le bande musicali, i circhi ed i luna-park… sono stati completamente abbandonati!

Per queste categorie di imprese e lavoratori è necessario prevedere delle forme di sostegno, in quanto l’inizio del lavoro per loro vede tempi lunghi, causa divieto assembramenti.

Anni di investimenti e sacrifici su professionalità ed attrezzature non possono essere liquidati, anche perché consentono di rinnovare le tradizioni popolari e religiose in tante comunità italiane.

Al Governo chiedo di sostenere questi settori, messi in ginocchio dalla pandemia, inserendo risorse nel prossimo Dl Sostegni Bis.

Così come sarebbe cosa buona e giusta prestare attenzione alle scuole paritarie con il sostegno alla libertà di scelta educativa… ho presentato emendamenti che non sono stati accolti…

In conclusione, ci sembra che il Governo e il parlamento stiano prendendo coscienza dei problemi del Paese e che la legge che ci accingiamo a varare dia segnali concreti alle partite IVA. Per queste ragioni esprimo il mio voto favorevole. Ma rimane ancora tanto da fare.