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Il M5S sul problema pozzi e tetracloroetilene

Sulla questione dell’acqua a Benevento, intervengono le due consigliere del Movimento Cinque Stelle Marianna Farese e Anna Maria Mollica che dichiarano:

“Riguardo al problema della qualità dell’acqua della città di Benevento, erogata ai cittadini del Centro storico e dei rioni Libertà e Ferrovia, il MoVimento 5 Stelle ha prodotto ad inizio del 2019 interrogazioni ai Parlamenti italiano ed europeo, oltre ad un dossier al Ministero dell’Ambiente.

A febbraio del 2019, la rappresentanza consiliare del M5S ha proposto al Sindaco di Benevento di affidare all’Università del Sannio l’incarico di redigere il Piano di Caratterizzazione per le zone dei pozzi Campo Mazzoni e Pezzapiana contaminati da tetracloroetilene, richiedendo apposito contributo economico alla Regione Campania, che lo aveva già concesso per analogo problema al comprensorio Solofra-Montoro.

Il Piano di Caratterizzazione delle fonti di contaminazione a carico delle matrici ambientali da noi proposto, contemplato dal decreto legislativo 152/2006 (Codice dell’Ambiente), è stato attuato mesi dopo dal Comune, ma purtroppo ad oggi non si riescono ancora ad individuare i responsabili della contaminazione, alle cui ricerche si sono finora attivati senza esito anche i consulenti della Procura della Repubblica.

Nel settembre 2019, rimasto inalterato l’allarme tetracloroetilene, il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di chiudere i pozzi contaminati immettendo altra acqua del Torano-Biferno o, in alternativa, se tale soluzione ottimale non fosse stata possibile nell’immediato, di effettuare la precauzionale messa in sicurezza dei predetti pozzi tramite l’installazione di filtri a carboni attivi.

Né gestore, né soggetti istituzionali, né associazioni hanno preso in considerazione questa nostra ragionevole proposta e si è andati avanti tra polemiche e perdite di tempo fino alla obbligatoria chiusura del pozzo di Campo Mazzoni da parte della Gesesa, che ha riscontrato ultimamente un valore insostenibile di tetracloroetilene: 47,4 µg/L, quasi cinque volte il limite di potabilità.

Alla immediata richiesta del MoVimento 5 Stelle di una convocazione dei vertici della Gesesa nella Commissione Ambiente, ha fatto seguito la tempestiva audizione dell’avv. Domenico Russo, il quale ha confermato, tra l’altro, la richiesta ufficialmente formulata alla Regione Campania di un incremento della portata dell’acqua proveniente dall’acquedotto Torano-Biferno.

Quanto comunicato dal predetto Presidente della Gesesa ci rassicura solo in parte, in quanto rimane insoluto il problema del pozzo di Pezzapiana, ancora utilizzato, la cui contaminazione da tetracloroetilene è storicamente attestata dall’Arpac già nel 2003.

Ed allora, in attesa dell’aumento della portata idrica dell’acqua del Biferno richiesta alla Regione Campania e della conseguente auspicabile chiusura del pozzo di Pezzapiana, il MoVimento 5 Stelle, oltre a chiedere alla Gesesa Spa ed ai soggetti istituzionali del costituito tavolo tecnico, ognuno per la parte di propria competenza, una puntuale e tempestiva comunicazione periodica alla cittadinanza sui valori di potabilità e di contaminazione rilevati nell’unico pozzo rimasto momentaneamente attivo, rinnova la proposta dell’installazione di filtri a carboni attivi, per rendere sicura l’erogazione idrica proveniente dal pozzo di Pezzapiana.

Tale soluzione viene supportata dalla buona pratica, sviluppata sotto la sapiente regia istituzionale del Prefetto, nel Comune di Montoro, che ha riaperto lo scorso mese di agosto 2020 un importante pozzo contaminato da tetracloroetilene, ora “trattato” con filtri a carboni attivi, il cui costo di 750.000 euro, anticipato in questo caso dall’Alto Calore, è a carico della Regione Campania.