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Picone: “A Benevento manca una cultura dei fiumi”

Dopo l’ultima esondazione dei nostri fiumi, è necessario valutare con maggiore attenzione quanto si è verificato, evitando di cadere in pericolosi ed anacronistici populismi promossi da qualche politicante locale o da qualche associazione di agricoltori. – così in una nota Giovanni Picone comitato (Amici della Terra)

Riteniamo che i progetti di manutenzione idraulica che molto spesso sono vagliati da tecnici per nulla competenti ed irrispettosi della normativa di tutela ambientale, prevedono la distruzione massiccia di alberi e di zone ripariali, che sono fondamentali per la conservazione della nostra biodiversità, trascurando che le alberature che proliferano lungo le sponde di canali e fiumi, svolgono un’ imprescindibile e fondamentale funzione ecologica, visto che sono in grado di mitigare le temperature e danno ossigeno e refrigerio al territorio, oltre questo garantiscono un aspetto per nulla minoritario di un efficace autodepurazione dei corpi idrici, e permettono anche di mantenere una certa qualità ambientale, intesa come capacita di ospitare una diversità della flora e della fauna.

Questi criteri ambientali dovrebbero (da tempo) far parte del patrimonio tecnico-scientifico delle nostre ben “attente” locali amministrazioni.

Invece a seguito di ogni evento, seppur limitato i responsabili dei nostri enti competenti, non fanno altro che cercare in maniera deleteria le petulanti lagnanze che provengono dai soliti noti che credono in una forma populistica di poter rappresentare il disaggio, non certo derivante dallo stato dei fiumi alle categorie che loro rappresentano.

Queste concezioni non fanno altro che riproporre modelli antropocentrici ormai vetusti e ambientalmente pericolosi;

Come si fa ancora oggi a proporre l’abbattimento massiccio di alberature sussistenti sulla porzione di competenza del demanio idrico?

Tra l’altro, va precisato che la rimozione di alberature lungo gli alvei fluviali non garantisce nessuna automatica maggiore sicurezza idraulica, anzi può solo aggravare il fenomeno di dissesto idrogeologico.

Apprendiamo con meraviglia dell’esito dell’incontro svoltosi in Prefettura con gli amministratori comunali e gli enti di gestione del territorio, durante il quale il Prefetto Cappetta ha condiviso le iniziative che la Provincia di Benevento intende intraprendere a breve, tra cui la rimozione di alberature e degli inerti fluviali, quanto invece è più necessario garantire l’assetto del territorio e far rispettare alle istituzioni locali le leggi ordinarie dello Stato italiano, in materia di tutela ambientale.