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Pietrelcina. Il paese natale di Padre Pio piange la perdita dei tre fratelli Pilla

19/12/2020
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Francesco, Nazzareno e Pellegrino, l’uno dietro l’altro morti per Covid- 19. Masone: “Una situazione abnorme e tragica. Siamo tutti vicini come comunità alle famiglie che hanno perso i propri cari”.

di Lino Santillo

“Maledetto virus” che sta procurando morti e ricoveri ospedalieri in tutto il mondo. Pietrelcina, sta pagando a caro prezzo tale pandemìa. La popolazione piange la morte dei tre fratelli Pilla. Uno dietro l’altro in pochi giorni strappati all’affetto delle rispettive famiglia. Prima il decesso di Francesco per tutti “Franco” da una vita nel settore del commercio della frutta, poi Nazzareno, anche lui titolare di un’attività commerciale e poi Pellegrino, ritornato dalla Svizzera dopo tanti anni di duro lavoro per godersi la meritata pensione nella sua casa ubicata nel centro urbano. In pochi giorni, i tre fratelli hanno lasciato questa terra per un destino crudele e mai nessuno avrebbe giurato di questa grave perdita. Intanto, le tre sorelle dei fratelli Pilla, Caterina, Giorgina ed Enzina unitamente a tutti i parenti non riescono a darsi pace e rendersi conto di questo strano e acerrimo destino. “E’ difficile accettare tale grave perdita, – dichiara la signora Giorgina – non mi sembra vero. Eravamo tutti legati unitamente alle mie care sorelle ai nostri fratelli. Uno dietro l’altro, strappati all’improvviso ai nostri affetti e alle rispettive famiglie. Non ci posso pensare. Venivano sempre a trovarmi, per noi era un ritorno al passato e ricordare la nostra infanzia e i tanti sacrifici che ognuno di noi ha sempre fatto, come l’educazione ricevuta dai genitori. Ora, tutti i fratelli maschi ben 6 sono tutti deceduti, siamo rimaste solamente noi tre donne. Nessuno di noi avrebbe creduto o pensato a tale triste destino. E’ andata così, dobbiamo solamente pregare il Signore che fermi tale ondata di contagi per evitare altri lutti e danni fisici alle persone”. Intanto, nel paese natale di Padre Pio, continuano prepotentemente i contagi, allo stato attuale si parla di oltre 40 persone positive. Alcuni cittadini, nelle ultime ore ricoverati in ospedale. Il virus non tende a fermarsi. Diversi i focolai, iniziati nei mesi scorsi con una famiglia, poi le riunioni politiche, poi quelle calcistiche, i contatti ravvicinati, gli assembramenti anche in alcune famiglie, infine colpito anche il settore dello Sprar con contagi di giovani che lavorano nella cooperativa e anche i alcuni componenti che ne fanno parte. Una situazione che proprio nelle ultime ore si sta allargando a macchia d’olio. Intanto, lo stesso sindaco Domenico Masone nei giorni scorsi è stato costretto a firmare l’ordinanza di chiusura della scuola materna e delle prime classi della scuola elementare per evitare ulteriori contagi e danni alle stesse famiglie. “A decorrere dal 16 dicembre 2020 e fino al 22 dicembre 2020 – comunica il primo cittadino – è prevista la sospensione delle attività educative in presenza per i servizi educativi dell’infanzia e per le classi prima e seconda della scuola primaria consentendo però lo svolgimento in presenza delle attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità, previa valutazione da parte dell’istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza”. Ovviamente, la popolazione vive nell’angoscia e nel terrore. Una situazione abnorme e davvero difficile. Molti hanno paura di uscire, non si recano nemmeno a fare spesa. Questo a significare il grande spavento e la tensione che aleggia in molte persone e quindi nuclei familiari. Ogni giorno un bollettino di guerra. Oramai, in tutti vi è il “miraggio” del vaccino, si spera quanto prima, anche se il tempo è ancora lontano. Intanto, il sindaco Domenico Masone cerca in tutte le maniere di arginare e invitare la popolazione al rispetto delle regole e delle norme igieniche, evitando assembramenti ed inutili uscite per evitare contagi e sorprese. Il pensiero del primo cittadino è rivolto a tutti coloro che sono ricoverati e augura una pronta guarigione, come pure la solidarietà e la vicinanza alle tre famiglie dei fratelli Pilla e a tutti i parenti colpiti da questo tragico e inatteso evento luttuoso.

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