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Pietrelcina.“Una Voce per Padre Pio” trasloca a Roma

04/07/2020
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Il prossimo 11 luglio 2020 alle ore 21 dagli studi televisivi di via Tiburtina.  Tantissime le polemiche e malumori. Un vero mistero per una trasmissione molto seguita durante l’estate.

servizio di Lino Santillo

Edizione 2019

Edizione 2019

Quest’anno la nota trasmissione televisiva “Una Voce per Padre Pio” non si terrà da Pietrelcina paese natale del frate stimmatizzato, ma da Roma. Un colpo di scena, ma anche un “fulmine a ciel sereno”. Tantissime le polemiche, ma anche i malumori tra la collettività pietrelcinese e non solamente. Un autentico “scippo” hanno dichiarato diverse persone per una trasmissione che da tantissimi anni è andata in onda dal paese sannita. Per molti anni in diretta televisiva su Rai Uno dalla centralissima piazza Santissima Annunziata, poi in differita con la tradizionale registrazione. Ricordiamo dalla piazza del paese, dall’aula liturgica di Piana Romana, poi dal sagrato della chiesa conventuale “Sacra Famiglia”, infine per il 2020 per la prima volta negli studi televisivi di via Tiburtina a Roma e non a Pietrelcina. Lo spettacolo televisivo è in programma il prossimo 11 luglio 2020 con inizio alle ore 21 fino alle 23,25. A presentare l’importante “kermesse” Flavio Insinna, co- conduttori Nino Frassica e Nathalie Guetta. Tra gli ospiti è prevista la partecipazione di Arisa e Red Canzian. L’amaro in bocca per molti cittadini deriva dal fatto che ad Assisi lo scorso 9 giugno dalla basilica vi è stata la diretta televisiva su rai uno a partire dalle ore 20,35. A presentare il programma dal titolo “con il cuore, nel nome di Francesco” giunto alla diciottesima edizione sono stati Carlo Conti e Gianni Morandi. Un grande successo. Record di donazioni (1,5 milioni di euro) e di ascolti (una media di 3.329.000 spettatori pari al 14.5% di share con picchi di 4.507.000 e 17,6%). Ecco allora, la domanda che diversi cittadini pietrelcinesi si pongono, “come mai ad Assisi vi è stata la diretta televisiva anche senza pubblico, e a Pietrelcina, “né diretta, né differita, nè tantomeno la registrazione dai luoghi natali di San Pio. Sicuramente, qualcosa non è andato per il verso giusto. Il sindaco Domenico Masone, gli amministratori di maggioranza e minoranza, possibile che non hanno protestato o quanto meno non hanno chiesto agli organizzatori il “perché” di tale trasferta televisiva romana del noto programma molto seguìto durante l’estate? Fino ad ora nessun documento scritto di protesta, nemmeno una levata di scudi. Eppure, l’assessore al turismo molto attivo sui social, non ha minimamente affrontato tale questione del programma televisivo spostato a Roma. Altro che turismo, altro che ricaduta in termini di visitatori, anzi una “caduta profonda”. Chi ha deciso per la capitale, chi ha lasciato Pietrelcina al palo per il 2020? Sono interrogativi che devono essere risolti e nello stesso tempo chiariti. Non si può dare colpa al covid – 19, quando lo scorso 9 giugno vi è stata la diretta da Assisi. Oltre trenta giorni prima della data del giorno 11 luglio 2020. Anche senza pubblico si poteva fare a Pietrelcina. Sappiamo tutti che il paese sannita ha scenari, luoghi e paesaggi incantevoli, non è secondo a nessuno. Intanto, sulla testa di Pietrelcina chi o quanti hanno deciso per trasmettere il programma negli studi televisivi romani di via Tiburtina? Occorre fare chiarezza e rendere edotta la cittadinanza e tutti i fedeli e devoti di Padre Pio. Un appuntamento storico, di grande portata in termini di share è stato spostato a Roma. Per quanto attiene “Una voce per Padre Pio” è un concerto a scopo benefico nato da un’idea di Enzo Palumbo che si svolge a partire dal 2000 ogni anno da Pietrelcina, in provincia di Benevento e che viene mandato in onda su Rai 1 in prima serata. Gli ospiti che prendono parte all’evento (cantanti, attori, politici, figli spirituali) sono selezionati tra coloro che si dimostrano più legati alla figura del Santo. Nel corso dello special si realizzano collegamenti con il borgo antico del paese, testimone di grandi avvenimenti legati alla nascita, alla fanciullezza ed alla giovinezza di Francesco Forgione, il futuro Padre Pio da Pietrelcina. Al progetto televisivo è legata una campagna di raccolta fondi a favore dei paesi del terzo mondo, interamente gestita dall’Associazione Una voce per Padre Pio Onlus, con sede in Italia, Costa d’Avorio, Togo, Canada. Nel 2012 e 2013 venne realizzato inoltre lo spin off Una voce per Padre Pio nel mondo, una versione pomeridiana in onda dall’estero. La prima edizione dell’evento venne tenuta a battesimo da Tiberio Timperi, al quale l’anno successivo subentrò Pippo Baudo. Volto storico della manifestazione è però Massimo Giletti, padrone di casa per ben 14 edizioni consecutive. Successivamente il programma è stato condotto da Alessandro Greco, nuovamente da Tiberio Timperi, ed attualmente da Flavio Insinna. Nel 2018 il programma è andato in onda eccezionalmente in seconda serata, mentre dall’edizione 2019 la serata è tornata a essere trasmettere nella fascia del prime time. Il grande merito della fortunata trasmissione televisiva va ascritto al duo Enzo Palumbo e Gianluca Guida. L’Associazione “Una Voce Per Padre Pio Onlus”, è un’associazione senza scopo di lucro che persegue fini di solidarietà sociale, che si realizzano attraverso attività di cooperazione atte allo sviluppo delle popolazioni del terzo mondo in promozione e difesa dei diritti dell’infanzia, dei portatori di disabilità, delle donne e di famiglie multiproblematiche. L’associazione nasce, di fatto, nel 2008 in relazione a un viaggio organizzato dall’allora fondatore, nonché attuale presidente, Vincenzo Palumbo in occasione dell’inaugurazione del Villaggio Padre Pio di Bonoua, opera finanziata, dall’Associazione, alla Vice Provincia d’Africa della Congregazione del Don Orione. In tale occasione si manifesta la volontà di approfondire e strutturare una collaborazione con la congregazione del Don Orione in Africa. Si costituisce così un gruppo di studio che decide di dotarsi di uno statuto in modo tale da potersi presentare ai possibili interlocutori con un habitus giuridico più chiaro. Dando così vita all’attuale Associazione “Una Voce Per Padre Pio Onlus” comincia a operare in varie Nazioni Africane attraverso progetti finanziati dall’associazione e gestiti direttamente dalla congregazione Don Orione, in favore di popolazioni povere e bisognose di aiuti, di conforto, d’amore cristiano e fraternità. Da quel giorno a oggi l’associazione è in continuo sviluppo sempre orientata al potenziamento e alla valorizzazione dei più deboli.

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