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Sant’Agata sempre più meta di turismo culturale.

Turismo: boom di presenze e tanti eventi in cartellone.

Un primo parziale bilancio sulle attività poste in essere dall’Amministrazione nel periodo primavera-estate per fare il punto sulla ricaduta, in termini di presenze turistiche, riscontrata attraverso dati oggettivi in questo periodo. E’ quanto avvenuto durante un incontro tra il sindaco Carmine Valentino, che detiene anche la delega al turismo e l’assessore alla cultura Angelo Montella presso la casa comunale di Palazzo San Francesco nei giorni scorsi.
Numeri alla mano le manifestazioni calendarizzate, organizzate e/o patrocinate dall’Amministrazione Comunale hanno fatto registrare dati decisamente incoraggianti che lasciano ben sperare anche per i prossimi mesi che si prospettano altrettanto ricchi di iniziative, eventi culturali e manifestazioni di prim’ordine.
Ma andiamo per gradi – dice il dr.Domenico Ascierto. I dati relativi alla fruizione turistica da inizio anno, parlano migliaia di visitatori che hanno raggiunto il centro saticulano soprattutto in occasione degli eventi più importanti tra i quali il Festival del Bacio, l’edizione 2012 di Falanghina Felix, la manifestazione il papa ‘Nsisto 2012 etc. Un esempio, su tutti proprio l’evento dedicato a Papa ‘Nsisto che dal 26 maggio, giorno di apertura, al 31 luglio ha fatto registrare 5.832 visitatori che hanno apposto la propria firma sui registri della mostra allestita presso la chiesa di San Francesco, così come comunicato in una nota ufficiale dal presidente della Pro Loco, Claudio Lubrano.
Sant’Agata de’Goti si conferma sempre più polo d’attrazione per turisti e visitatori alla ricerca di preziose fonti storiche, ritrovamenti archeologici di rilevanza internazionale, importanti tracce di civiltà del passato, come i goti ed i longobardi ma anche inesauribile motivo di interesse per la sua caratteristica conformazione geomorfologica e la sua ubicazione su una terrazza tufacea che la accomuna a poche altre realtà italiane, nonostante il periodo di crisi.
Una città da scoprire e vivere – continua il dr. Ascierto -da diversi punti di vista e che, grazie all’instancabile operato di questa Amministrazione comunale, sta recuperando centralità sia a livello regionale che nazionale. Vetrine di lustro come il Festival del Bacio, la rassegna regionale dei vini “Falanghina Felix”, eventi culturali di forte richiamo internazionale e la preziosa inclusione nei circuiti massmediatici del Touring Club Italiano e della Bandiera Arancione, stanno consacrando Sant’Agata de’ Goti come borgo d’eccellenza a forte vocazione turistica, meta sempre più frequente di selezionate scelte da parte di operatori del settore e di visitatori alla ricerca di armonia e tranquillità. Ma i crescenti flussi turistici sono da attribuire soprattutto ad iniziative e strumenti promozionali che l’Amministrazione comunale ha accuratamente programmato in questo triennio ed in particolare negli ultimi 12 mesi, a partire dalla cerimonia di ufficiale di riconferma del marchio Bandiera Arancione, recentemente prorogato fino al 31 dicembre 2014. In un crescendo di visibilità, infatti, il borgo saticulano è stato protagonista di una concentrazione mediatica mai riscontrata in passato: dalla giornata nazionale del turismo in camper, alla festa delle Bandiere Arancioni, eventi di successo che saranno riproposti quest’anno il 29-30 settembre ed il 14 ottobre, alle numerose trasmissioni televisive che hanno scelto Sant’Agata de’ Goti come meta di speciali e puntate.
Occasioni di prestigio e vetrine di lusso che portano la città di Sant’Agata alla ribalta nazionale ed internazionale e che derivano certamente da un’accresciuta attenzione verso le politiche per il turismo, testimoniata anche dalla perfetta organizzazione dell’Ente in termini di accoglienza. Un meccanismo rodato che la macchina amministrativa dimostra in occasione di eventi di particolare rilievo ma anche nella quotidiana gestione dei sempre più numerosi gruppi di visitatori. Un’amministrazione letteralmente “aperta” al turismo così come i beni di proprietà dell’Ente, sempre visitabili, da chi ne fa richiesta,sia nei giorni festivi che feriali.
E ancora novità e grandi eventi attendono chi deciderà di scoprire Sant’Agata de’Goti e le sue bellezze nei prossimi mesi.
Turismo e cultura in un binomio inscindibile per una città che fonda la sua essenza sul patrimonio storico-architettonico sapientemente valorizzato da un governo locale che tanto sta facendo per contrastare la crisi economica globale, e che promuove, attraverso eventi dal forte richiamo mediatico, il Centro Storico e le sue bellezze cercando ed auspicando un sempre maggiore coinvolgimento attivo degli operatori del settore e dei cittadini, che sono parte integrante di un sistema che può funzionare a pieno regime solo attraverso lo spirito d’ iniziativa e la collaborazione di tutti, come già avvenuto in occasione delle molte iniziative che hanno visto la partecipazione attiva delle associazioni presenti sul territorio.
“Nonostante la complessa fase storico-economica e la incessante crisi, ha dichiarato il sindaco Carmine Valentino, l’impegno del governo cittadino non subisce battute d’arresto grazie ad un’azione essenzialmente finalizzata ad ottimizzare le esigue risorse disponibili, attraverso scelte coraggiose ed innovative. Individuiamo prioritari interventi di promozione in linea con una idea progettuale coerente con le linee programmatiche di governo di questa Amministrazione. Ciò nonostante va ancora arricchita e potenziata l’interazione tra pubblico e privato lavorando sul miglioramento della cultura dell’accoglienza. Una cultura del “welcome” essenziale per chi viene a visitarci e che gli operatori del settore ed i cittadini devono saper interpretare al meglio affinchè i feedback dell’utenza siano sempre più positivi e soddisfacenti.
Tante ancora sono le criticità presenti, tanto il lavoro svolto e quello ancora da fare ma sono convinto che, con l’aiuto di tutti, associazioni, istituzioni sovracomunali, cittadini, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative ad ognuno assegnati, si possa più che degnamente rappresentare e promuovere un patrimonio comune, consolidando vocazioni importanti come, ad esempio, quella dell’archeologia. Un patrimonio da leggere ed interpretare – conclude Ascierto – anche in prospettiva economica ed occupazionale come risorsa fondamentale per il territorio”.