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Conferenza ASL: per il M5S Mastella è in costante crisi d’identità

Il sindaco di Benevento gioca a confondere le carte e rivendica, in base alla convenienza del momento, o di essere solo il primo cittadino della sua città, oppure di essere il presidente della conferenza dei sindaci, scrivono le pentastellate Farese e Mollica.

La sua presenza al fianco del direttore generale dell’Asl, continuano nel comunicato, nel corso della conferenza tenuta ieri, ad esempio, non è chiara. Ci chiediamo se in quell’occasione stesse rappresentando solo il Comune di Benevento o i sindaci dell’assemblea da lui presieduta. Pur non conoscendo l’identità scelta per l’occasione, possiamo asserire che in entrambi gli scenari svolgeva un ruolo contestabile. Se infatti ha partecipato alla conferenza stampa in qualità di sindaco di Benevento, non si capisce perché siano stati esclusi gli altri primi cittadini del Sannio. Se invece era presente in qualità di presidente della conferenza dei sindaci, ci obbliga a sottolinearne la totale incoerenza. Quando l’intera rappresentanza del Movimento 5 Stelle nel Sannio lo ha invitato, in virtù di questo ruolo, a sollecitare la richiesta di fondi al presidente De Luca per sostenere la nostra provincia nel corso dell’emergenza, Mastella si è defilato, sottolineando come lui fosse solo un umile sindaco di un capoluogo di provincia. Mentre quindi si defilava dal suo ruolo di guida dei sindaci del Sannio, al contempo si batteva ipocritamente per la riapertura dei presidi di Cerreto Sannita, San Bartolomeo in Galdo e per il potenziamento del presidio di Sant’Agata de’ Goti. Un’operazione che avrebbe dovuto svolgersi, però, senza quelle risorse di cui la Regione poteva disporre e che lui, per convenienze elettorali, preferiva non sollecitare. Non ci aspettiamo coerenza da parte di chi della politica della convenienza ha fatto la propria professione, ma un briciolo di amor proprio di chi ora, candidamente, ammette che “tutto sommato noi siamo stati meno sfortunati di altri perché non avevamo niente prima, non abbiamo niente oggi”. Purtroppo, concludono Farese e Mollica, di quel nulla cosmico di cui lui parla è il più alto rappresentante, sia ieri come ministro e sia oggi come sindaco, visto che viene da lontano ed è frutto unicamente di una politica volta solo a soddisfare le ambizioni del singolo o dei familiari prossimi, senza alcuna ricaduta sul territorio.