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Altrabenevento. Un altro infermiere del San Pio contagiato da coronavirus ma il direttore Ferrante non lo comunica.

08/04/2020
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Un sanitario ammalato denuncia la mancata assistenza alla famiglia in quarantena. I focolai non sono stati isolati a sufficienza e i contagi aumentano però Mastella ordina il controllo della spesa dei cittadini, contro ogni norma.

All’Ospedale San Pio un altro infermiere, il settimo, scrivono dall’Associazione, si è ammalato per covid19, ma anche questa volta il Direttore Generale, Mario Ferrante, non ne ha dato notizia.
Dopo i casi positivi di Villa Margherita che hanno contagiato anche il direttore generale della Asl, numerosi dipendenti di quella azienda sanitaria sono stati giustamente sottoposti a test con tamponi e,a seguito della denuncia del sindacato CUB, tutti i soccorritori del 118 cominciano da oggi lo stesso esame.
Qualcuno vuole spiegare perché c’è voluto più di un mese dall’inizio della emergenza per fare questi controlli? E il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Pio, Mario Ferrante, vuole spiegare perché i sanitari del “suo” ospedale, soggetti ad alto rischio, quel tampone ancora non lo hanno fatto? Eppure è ormai noto a tutti che proprio i sanitari vanno controllati continuamente per accertare se ci sono casi positivi ed asintomatici che però possono contagiare le loro famiglie, i colleghi o gli ammalati.
Ieri, un altro infermiere del San Pio, contagiato e per fortuna in via di guarigione, ha denunciato con un post su facebook la sua esperienza dolorosa. Scrive “È da trenta giorni circa che sono vittima del covid sono stato ricoverato al Rummo ed adesso mi hanno trasferito alla Gepos di Telese, aggiungo che sono stato malissimo. Ma il problema non è questo, ma è la mia famiglia completamente abbandonata ed in quarantena da circa 20 giorni, dopo vari casini e proteste finalmente sono venuti a casa (ASL bn) a fare il tampone alla mia terza figlia ed è risultata positiva; la cosa più assurda che sono stati abbandonati al loro destino l’assistenza sul territorio è completamente assente e deficitario, no supporto psicologico, no supporto teraupetico, Asia assente, polizia municipale presente solo per annunciare la continuazione della quarantena e la positività di mia figlia ….”
Anche questa testimonianza conferma che l’epidemia si sviluppa soprattutto se i focolai di contagio, innanzitutto le strutture sanitarie e poi i casi positivi e le loro famiglie, non vengono sottoposti tempestivamente ai controlli e poi adeguatamente assistiti.
L’esperienza dell’Ospedale San Pio, dopo il ricovero dei due pazienti di Ariano Irpino, e lo scandalo di Villa Margherita dimostrano che è mancato proprio il controllo sui focolai e l’isolamento efficace ed assistito dei soggetti in quarantena, ormai quasi 200 in città.
I casi positivi sono aumentati ancora, concludono dall’Assciazione, ma il sindaco Mastella, che non incalza il direttore dell’Ospedale per pretendere i tamponi per i sanitari ed è intervenuto tardivamente anche sull’ASIA per la raccolta dei rifiuti dalle abitazioni dei soggetti in quarantena (che meriterebbero maggiore cura anche da parte sua), pretende altri controlli sui movimenti dei cittadini ed ordina, addirittura, alla Polizia Muncipale di controllare la spesa e gli scontrini, che nessuna norma consente.

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