Vertenza Acer, Uil: “Accreditate le spettanze arretrate”
Vertenza Acer, finalmente fumata bianca per gli stipendi di gennaioe del mese in corso che sono state accreditate.
‘Il buon esito della problematica – spiega il segretario generale della Uil Fpl di Benevento, Antonio Pagliuca – sicuramente è dovuto a tutti coloro che sono scesi in campo accanto ai lavoratori’.
Dopo il mancato accreditamento degli stipendi, la Uil Fpl e la Cgil Fp regionali avevano immediatamente richiesto chiarimenti all’azienda che ha accorpato gli Istituti Case Popolari della Regione Campania e all’Ente Regionale stesso. Poi aveva fatto seguito una assemblea dei dipendenti tenutasi a Napoli, alla presenza delle Organzzazioni Sindacali Fp Cgil e Uil Fpl regionali, nella quale si era deciso di indire uno sciopero di due ore, dalle 12 alle 14, per il 14 febbraio. Sciopero confermato per la tutela dei dipendenti.
‘Ci preme ringraziare le parti che hanno contribuito ai risultati raggiunti – continuano Pagliuca e la Rsu Antonio Picariello – In particolare alla parte politica che si è dimostrata sensibile alla vertenza Acer, promuovendo anche una interrogazione in Consiglio Regionale, della quale si attendono gli esiti. Un ringraziamento va all’avvocato Domenico Mauro, Segretario Provinciale di Forza Italia, che ha raccolto tempestivamente la nostra richiesta di aiuto.
Non si può poi non rimarcare l’azione caparbia dei Segretari Regionali di Uil Fpl, Nicola Di Donna e Fp Cgil, Salvatore Tinto che hanno compiuto tutti gli atti in loro potere in supporto dei dipendenti Acer’. Inoltre un particolare ringraziamento va alla CST Avellino-Benevento, nella persona del Segretario Generale Luigi Simeone, e il Segretario aggiunto Giovanni De Luca, per il loro apporto di solidarietà nei confronti dei dipendenti Acer.
In questo momento positivo, purtroppo, un accenno all’atteggiamento della Cisl Fp è doveroso. ‘Questo sindacato – conclude Pagliuca – ha seguito una strada tutta sua, che è sembrata più sensibile ai pareri del Consiglio d’Amministrazione che agli interessi dei lavoratori, arrivando a promettere di proclamare uno sciopero, salvo poi tirarsi indietro nonostante le difficoltà degli operatori rimasti senza stipendio’.
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