venerdì 29 Marzo 2024 Due documenti approvati alla Provincia nel pomeriggio a chiusura dei lavori | infosannionews.it venerdì 29 Marzo 2024
In evidenza

Strada Provinciale 55, Mauriello e Cormano: Immobilismo dell'Amministrazione comunale di Baselice

“Il sindaco di Baselice, Ferella, dovrebbe preoccuparsi di redigere un ...

Benevento, violazioni urbanistiche in contrada San Vitale: scattano i sequestri

In data 27/03/2024 Ufficiali ed Agenti del Corpo di Polizia ...

Riaprono le Piste ciclopedonali Paesaggi sanniti e Acquafredda di Benevento

Il Lunedì dell’Angelo 1° aprile 2024 riaprono le Piste ciclopedonali “Paesaggi ...

AIR Campania, consegnati altri 16 nuovi pullman

Continua il piano di rinnovo delle flotte aziendali delle società ...

Stampa articolo Stampa articolo

Due documenti approvati alla Provincia nel pomeriggio a chiusura dei lavori

20/07/2012
By

Riunione alla Rocca dei Rettori oggi dei Presidenti delle Provincie che si oppongono agli accorpamenti previsti dall’art.17.

Erano presenti in tanti, visto il numero delle provincie a rischio “estinsione” oggi alla Rocca dei Rettori per far sentire la propria voce. Si tratta dei Presidenti delle Provincie di Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Chieti, Crotone, Fermo, Gorizia, Isernia, Latina, Lodi, Matera, Pescara, Piacenza,Pordenone, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Savona, Teramo, Trapani, Varese, Vercelli, Vibo Valentia, Vicenza anche se poi, dal provvedimento di stamattina del Governo, non tutte avranno la stessa sorte, come si può leggere nell’elenco delle provincie che saranno soppresse, pubblicato in altro articolo di questo giornale. Erano anche  presenti i deputati on. Costantino Boffa ed on. Mario Pepe.

Questo il testo di uno dei documenti stilati :” Avanziamo a tutti i senatori ed ai deputati, ai capigruppo dei partiti del Senato e della Camera, ai Presidenti di Camera e Senato la nostra richiesta di stralcio dell’art. 17 per palesi fattori di incostituzionalità e per la insussistenza delle motivazioni di necessità ed urgenza; Chiediamo, in via subordinata, che l’art.17 venga riportato ad una dimensione di provvedimento di spesa e che pertanto individuati gli obiettivi di carattere economico da raggiungere, sia affidata agli enti locali ed alle Regioni l’iniziativa dell’adozione degli interventi da attuare per raggiungere tali obiettivi, anche attraverso la revisione dell’assetto e della organizzazione territoriale delle Province e dei Comuni; Chiediamo che venga bloccato l’ulteriore tentativo da parte del Governo di definire criteri di taglio lineare e puramente dimensionali delle nostre Province; Chiediamo all’UPI che sia immediatamente denunciata la incostituzionalità dell’art.17 del Decreto Monti e che sia sospesa ogni disponibilità a collaborare col Governo Monti sulla riorganizzazione e il riassetto delle Province, perché il Decreto non ha accolto alcuna delle fondamentali richieste avanzate dall’UPI (dalle funzioni delle Province al coinvolgimento delle stesse nei processi di riorganizzazione, dall’elezione diretta degli organi provinciali all’assetto delle Aree Metropolitane). Denunciamo in particolare il tentativo portato avanti con questo Decreto, in continuità col Decreto “Salva Italia”, anche con gli insopportabili tagli imposti alle Province, di svuotare e cancellare il ruolo delle Province anche attraverso il loro “strangolamento” finanziario. Chiediamo ai Governatori delle nostre Regioni di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale l’art.17 del Decreto Monti per palese incostituzionalità”.

E’ previsto inoltre nel documento, quale subordinata a quanto sopra riportato, che l’art.17 sia almeno considerato come un provvedimento di spesa individuando così gli obiettivi di carattere  economico da raggiungere demandando agli enti locali e Regioni la definizione delle modalità- per tale raggiungimento anche attraverso una revisione dell’assetto ed organizzazioneterritoriale delle provincie e dei comuni.

Il secondo documento invece è diretto all’UPI biasimando il comportamento avuto e denunciando che la stessa UPI ha anche violato le decisione prese a voti unanimi dall’Assemblea Generale.

Le provincie firmatarie si sono costituite in comitato permanente.

Foto di Silvio Chiusolo

Stampa articolo Stampa articolo