Dal 6 Gennaio finalmente via le campane di raccolta del vetro.
E ripetendo una battuta scherzosa del sindaco Mastella, ritorneranno a stare in cielo, come è giusto che stiano. Ma poi altre novità. Partendo dal piano industriale approvato a Dicembre 2018, quindi come ha giustamente ricordato l’Assessore De Nigris con una azione programmata e non con interventi estemporanei, sono state messe a sistema una serie di opportunità che poi si stanno piano piano applicando per arrivare oggi appunto alla eliminazione delle campane di raccolta del vetro con la partenza del porta a porta anche per questo materiale per la qual cosa oggi si stanno distribuendo ai cittadini i relativi kit. A fianco a tutto ciò si sta sviluppando una altra fase anch’essa altrettanto importante che è la tariffazione puntuale per la quale una prima fase si è già conclusa ed è quella dello studio di fattibilità che è già stato presentato agli assessori competenti, ambiente e bilancio, con i quali si sono condivisi i primi obiettivi target che però ora saranno seguiti da un progetto pilota per andare a misurare le effettive quantità di rifiuto prodotte in alcune zone della città. Si determinerà così il perimetro di riferimento dove andare ad individuare le varie forme di tariffazione puntuale che sono previste, con l’operatività e la misurazione che avverrà in diversi modi per cui si dovrà decidere se sarà la busta che conterrà il codice oppure lo strumento che lo leggerà, se rimanere in un sistema di porta a porta oppure un sistema più stradale di prossimità. Ci saranno delle scelte quindi di natura gestionale e di natura politica. Tra l’altro la Regione Campania con la legge regionale 14 prevede un sistema di incentivazione della tariffa puntuale anche se non c’è nessun comune in campania che lo applichi. In questo, ha detto Madaro, saremo “best in class” se attueremo questo progetto pilota di far pagare ai cittadini ciò che effettivamente viene prodotto. Quindi meno indifferenziata si produrrà e meno i cittadini pagheranno. Tutto ciò significa mettere a sistema un rifiuto come risorsa, rimanendo nel solco dell’end of waste cioè trattare il rifiuto non come tale ma come risorsa ossia momento di ricchezza anche attraverso la costituzione del Sad che può avere una propria autonomia ed indipendenza nell’ambito della governance del ciclo del rifiuto e quindi significa poter deliberare sulle scelte di natura tariffaria o di natura gestionale e perciò attuativa delle scelte di natura impiantistica che si potranno fare. L’Asia in tutto ciò è in dirittura di arrivo per la definizione del trasferimento e l’accentramento della sua attività a Ponte Valentino dove si è anche immaginato un piccolo impiantino per la selezione del multimateriale e che servirà per il trattamento del materiale di raccolta prima che verrà trasferito alle piattaforme dove oggi arriva in modo sporco quindi con cali elevati e ricavi per la società inferiori di quelli che potrebbero essere, se il materiale fosse più pulito. Questo aumento dello sharing sui rifiuti e questo aumento dei ricavi avverrà non solo su una maggiore differenziazione e pulizia da parte del cittadino ma anche attraverso il trattamento e selezione nel suddetto impianto. Tutte questa attività l’Asia le ha avviate con il supporto del Conai e anche con il supporto della costituzione del Sad sperando che possano essere messe a sistema con l’obiettivo ultimo che è quello di accrescere la percentuale di raccolta differenziata che oggi è del 64% ma soprattutto di aumentare la percentuale di tasso di riciclo che pone oggi la città di Benevento tra le migliori di tutto il sud italia con una percentuale del 55%. Ci sono altre realtà che hanno avuto delle percentuali di raccolta molto elevate ma con percentuali di riciclo molto basse. Quindi la maturità dell’Asia come struttura e delle altre strutture di governance che ringrazio, ha concluso Madaro, ed il piano che si sta attuando di nuova organizzazione aziendale potrà portare l’azienda al raggiungimento di obiettivo come il 70 % di raccolta differenziata anche attraverso il rinnovo del parco automezzi la cui gara proprio oggi è stata pubblicata. Quello che manca è l’impianto perchè oggi i costi dei transiti sono elevatissimi. Tra poco si farà anche la gara per l’umido dove i costi oggi sono intorno a 250 euro x tonnellata rispetto agli 80/100 euro x tonnellata che si paga al nord cioè a fronte di 7000 tonnellate di organico che vengono prodote sul territorio si paga un milione di euro in più rispetto al nord. Se poi quel milione venne preso in riferimento a progetti 3/5 anni diventano 3, 5 milioni che permetterebbero di costruire impianti e che invece diventano una criticità perchè si è usciti dall’emergenza nella raccolta ma non si è usciti invece dal punto di vista dell’impiantistica senza contare poi la mancanza di uno stir per le note vicende di Casalduni e quindi i rifiuti vengono portati a Tufino in provincia di Napoli con autisti costretti a dare il doppio cambio e spese di straordinari elevate.
Tornando alla nuova raccolta del vetro con l’abolizione delle campane è partita anche la campagna di informazione per spiegare al meglio il nuovo servizio. Si sfrutterà il noce magico di Benevento con le janare perchè il riciclo è una sorta di magia. Ci sarà una forte caratterizzazione con il legame che unisce i cittadini alla città e quindi anche lo slogan che sarà “Sopra l’acqua sopra il vento differenzia Benevento” rispecchia questa idea delle streghe. Poi ci saranno i calendari che daranno le indicazioni corrette del servizio, quindi incontri nelle piazze dove verrà spiegato il servizio e ci saranno degli elementi indicativi della campagna come un noce in legno stilizzato dove sono appesi gli oggetti di rifiuto, per continuare poi con una informazione nelle scuole e poi manifesti e messaggi sulle testate giornalistiche.
In chiusura l’assessore De Nigris ha evidenziato come la superficie di Benevento sia 4- 5 volte la superficie delle altre città campane e rispetto a quelle del nord che spiccano per virtuosismo anche 6 volte maggiore. Se poi si aggiunge la scarsa densità abitativa si capisce come porre in essere la raccolta a Benevento rispetto ad altre realtà sia più difficile e costoso.
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Mastella: “Accantonata l’ipotesi di uno dei tre depuratori a S. Clementina”
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