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Bilancio positivo per le prime due sezioni di Benevento Longobarda

Pepe: “Dobbiamo sentirci tutti coinvolti nell’opera di promozione della città”.

“Quest’iniziativa, che nasce sulla scia del riconoscimento Unesco dello scorso anno, è servita a dare un senso diverso alla Benevento Longobarda e, soprattutto, a dimostrare che la città ha iniziato a pensare ed operare al di là dell’ente locale. Occorre, infatti, cambiare l’approccio e acquisire la consapevolezza che dobbiamo sentirci tutti coinvolti nell’opera di promozione della città”. Ad affermarlo, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Paolo V per fare un resoconto delle prime due sezioni della manifestazione “Benevento Longobarda”, è stato il sindaco, Fausto Pepe, che ha aggiunto: “Tutto, ovviamente, è migliorabile ma quanto fatto è già sufficiente per inserire a pieno titolo l’iniziativa, a partire dal prossimo anno, nel cartellone delle iniziative sostenute e promosse dal Comune di Benevento”.

Il sindaco ha poi annunciato che, nonostante le difficoltà economiche che hanno investito il settore culturale a tutti i livelli, sarà istituito un apposito capitolo di bilancio per sostenere le idee provenienti dalle associazioni che, al pari di quanto avvenuto con “Benevento Longobarda”, siano in grado di contribuire alla valorizzazione dei beni culturali, del riconoscimento Unesco e della città più in generale: “Noi metteremo a disposizione le risorse, per quanto esigue, ed il supporto logistico mentre la città dovrà fornire le idee”.

Un aspetto, quello del coinvolgimento del le energie locali, su cui si è soffermato anche l’assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio, secondo il quale “la programmazione culturale deve rappresentare un valore aggiunto e non il prodotto da vendere perché il prodotto è già rappresentato dalla città e dai beni culturali che essa possiede. Un altro segmento sui cui puntare, oltre a quello delle associazioni, è quello rappresentato dal comparto commerciale, che deve diventare protagonista e non solo usufruire passivamente degli effetti degli eventi. Insomma, – ha concluso Del Vecchio – il territorio deve autodeterminarsi. Per questo abbiamo deciso che a valutare le idee progettuali che verranno presentate al Comune dopo la pubblicazione di un apposito bando sarà una Consulta composta dagli stessi operatori culturali”.

Il presidente dell’associazione Benevento Longobarda, Alessio Fragnito, ha infine sottolineato che le presenze sono state superiori alle previsioni della vigilia, “tant’è vero che abbiamo dovuto ricorre all’uso dei microfoni per consentire l’ascolto dei protagonisti ai tanti spettatori presenti. A settembre saremo costretti a delimitare gli spazi per evitare che il consistente afflusso di spettatori possa intralciare lo svolgimento della rievocazione. Insomma, l’obiettivo di avvicinare la città alla sua storia è stato finora raggiunto, così come siamo riusciti a veicolare l’immagine della città in modo da attrarre anche visitatori esterni. Restano da migliorare gli aspetti collaterali, che hanno funzionato meno, e per questo stiamo pensando all’ipotesi di ridurre il numero delle locande, selezionando solo quelle che puntano sulla qualità e sulla “storicità” dei prodotti offerti. La movida longobarda dovrà, insomma, diversificarsi da quella che solitamente affolla le strade del centro storico”.