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Di Maio a Guardia Sanframondi per celebrare la Falanghina

L’occasione è stata buona per fare qualche mea culpa e provare a riannodare i fili con la base del movimento, espressione dei territori.

Erano in  tanti ad attenderlo malgrado il ritardo, anche di notevole entità, non ben accettato da molti, malgrado Maglione abbia cercato di scherzarci su commentando :”così capirà come è difficile muoversi in Campania con la pioggia”. Altri però hanno addotto il ritardo alla mancanca di organizzazione del M5S non avvezzo a simili visite istituzionali. Va bene tutto ma una cosa è certa che poi l’arrivo di Di Maio ha poi messo tutti d’accordo e si è partiti con i selfi. Presente, oltre a Maglione anche la Ianaro mentre spiccava l’assenza della De Lucia e della Ricciardi. Chiaramente in pompa magna, padroni di casa, l’amministrazione di Guardia Sanframondi con Floriano Panza in testa ma anche Coldiretti con Masiello, la Cia con Amore e Liverini.

All’esterno una rappresentanza di persone di Cusano Mutri con uno striscione che chiedeva al Ministro di non lasciarli soli.

La Falanghina è stata chiaramente la regina della Giornata con vari brindisi ma non poteva mancare anche un bicchiere di politica. Annunciate, sembra, al chiuso nel corso di un pranzo riservato solo agli “amici” di partito ( ma non era una visita istituzionale era una riunione di partito ?), imminenti novità per sopperire i problemi che il Movimento sta avendo anche con l’allontanamento dai territori, che sono stati la loro linfa vitale. Di Maio ha anche ammesso che essere alla guida di un Ministero non significa averne il controllo e questa è una esperienza che hanno fatto i pentastellati sulla loro pelle. Ci vorrà quindi una vera e propria cabina di regia che il M5S non ha mai avuto, effetto dell’esperienza governativa, ma intanto una cosa sembra scontata per quanto possa essere scontata la politica, visto i precedenti proprio dei pentastellati : ” non ci sarà accordo con De Luca”. Sarà poi vero?