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Più Europa o meno Benevento? E’ il quesito sollevato dal PSI

Conferenza stampa questa mattina al Rione Ferrovia del Partito Socialista Italiano che ha voluto così incontrare stampa, cittadini ed istituzioni per evidenziare e denunciare alla città le opere  che sebbene pubblicizzate dall’Amministrazione Comunale di Benevento, non hanno mai visto l’avvio o hanno visto solo in parte la loro realizzazione.

Oggetto della conferenza il Progetto Più Europa nelle opere che interessano il Rione Ferrovia oltre ad altri due   progetti, riguardanti sempre il Rione,  di estrema importanza. Il Direttivo del Partito ha anche annunciato che questa non sarà una iniziativa isolata ma un “tour itinerante” per la città e le contrade, sempre vie e piazze, a contatto con i cittadini per sviluppare il tema che unirà tutti questi incontri : ” Pensare, dire … e non fare per Benevento”.

La conferenza è stata introdotta dal delegato Nazionale del Partito Socialista Italiano Giovanni D’Aronzo che ha voluto porre l’accento sulle promesse mancate, sui progetti sbandierati ma non realizzati ed ancor più sulle opere realizzate e ultimate ma che giaccione nel dimenticatoio senza essere consegnate alla città con uno sperpero quindi di denaro pubblico.

La struttura recuperata di Via Cosimo Nuzzolo per ospitare gli uffici comunali rionali ed il Paladua sono il primo “j’accuse” dell’esponente politico socialista D’Aronzo. E ne ha ben donde se la struttura per ospitare gli uffici comunali al Rione Ferrovia si può considerare una sua creatura, fortemente voluta quando era assessore al comune di Benevento, proprio per dare un servizio essenziale ai cittadini e per non constringere le persone anziane, le persone disabili o solo chi vive seppur momentaneamente un momento di disabilità a raggiungere la struttura di Via del Pomerio, sulla scorta di quanto è stato fatto al Rione Libertà con gli uffici comunali dislocati a Via Piccinato. Ed invece niente, solo soldi pubblici buttati ed una struttura che resta chiusa al pari del Paladua, altra cattedrale nel deserto, altra dimostrazione di come non andrebbero spesi i soldi pubblici.

La parola è poi passata a Giovanni Chiusolo, segretario cittadino del Partito il quale ha affrontato il tema Più Europa da diverse angolazioni. Da iniziare da quella politica, con l’amministrazione comunale che ne ha fatto un cavallo di battaglia anche alle scorse elezioni decantando la capacità avuta di intercettare i fondi quando invece questi sono fondi regionali Fers che sono riservati alle 20 città campane con popolazione al di sopra dei 50.000 abitanti, diventate poi 19  in quanto Napoli ha ottenuto altro finanziamento nell’ambito di “Napoli ed area metropolitana”. E quindi sulla scorta di ciò non c’è alcuna destrezza o bravura dell’intercettare, perchè si intercetta qualcosa non diretto a noi stessi. Bisognava invece dare dimostrazione di bravura nella gestione dei finanziamenti, dei cantieri e quindi della realizzazione delle opere dove invece le pecche, l’approssimazione e la superficialità la fanno da padrone. Cosa che invece non avviene quando si tratta di pubblicizzare con comunicati, incontri ed in campagna elettorale, con il programma di mandato, tutto ciò! E pensare che il primo cittadino aveva enfatizzato il tutto come anche prospettiva di lavoro oltre che per l’attrattività e la ricettività della città con la riqualificazione degli importanti punti nodali del capoluogo. E tutto questo poteva essere importantissimo per l’economia della città, per dare una mano nel sociale se tutto fosse partito per tempo, se tutte le promesse fatte fossero state mantenute, specialmente adesso che lo spread, l’IMU, Monti e la crisi stanno mettendo in ginocchio tutti.

Nello specifico poi si è parlato della Colonia Elioterapica, centro di attrattività per le giovani generazione che per tanto tempo era stata luogo di frequentazione, crescita e maturazione con tutte le sue sfaccettature e che oggi invece è abbandonata a se stessa, con un appalto che non si sa se parte, una gara che si fa e non si fa, nel mentre la struttura diventa ricettacolo di tutto e di più.E che dire poi della previsione nel progetto di realizzazione di una scalinata per l’accesso alla passerella ciclopedonale a livello fiume per percorrere il tratto che la divide dal Ponte Vanvitelli dove dovrebbe essere realizzata altra scalinata per ritornare a quota strada, il tutto con parere sfavorevole dell’ente a tutela del demanio preoccupato dal possibile ristringimento dell’alveo del fiume? E a parte questo, stiamo facendo il bis con Parco Cellarulo che quest’inverno è stato sommerso dalle acque del fiume ? E d’estate? con “la secca” non diventa una fogna a cielo aperto ?Sembra che ciò poca interessa perchè Benevento deve avere il suo parco fluviale centrale al pari di Roma o Verona!

E la possibilità persa con l’affitto per venti anni alla Guardia di Finanza dell’immobile recuperato dell’ex Scuola Moscati? Non si sono rispettati i tempi di consegna ed è sfumato tutto con il Comando Provinciale che ha dovuto rinnovare il contratto nella sede che già occupava fino al 2022 con una perdita di guadagnoper l’ente comunale di oltre 2.600.000 euro ed il pagamento di un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti di oltre 3.200.000 euro. Le ha dette queste cose ai cittadini il Sindaco Pepe ?

E’ poi intervenuto Ugo Del Sorbo segretario provinciale che ha disquisito sul grande problema costituito dall’appalto di Piazza Colonna e Piazza Bissolati, delle criticità di gestione, della lentezza di attuazione malgrado i finanziamenti e malgrado che alla Regione Campania, Cundari al momento della firma aveva detto chiaramente che ora toccava al comune portare avanti in tempi brevi l’operazione. Ed invece, conferenze stampe, incontri, incontri di lavoro per definire le interazioni con altri enti ed attività come quello effettuato con l’Ospedale Fatebenefratelli, incontri e conferenze tutte ottimamente pubblicizzate e spese ma al momento di passare dalle parole ai fatti il nulla.

E si rinserisce Giovanni D’Aronzo per parlare della riqualificazione del Viale Principe di Napoli e traverse limitrofe che ha visto la prima pietra a settembre 2010 e poco manca che solo questa è stata vista. Le traverse non sono state ancora interessate, la pavimentazione mal eseguita, l’illuminazione predisposta sotto gli alberi presenta solo canaline vuote però in compenso l’Assessore Iadanza dice che sono stati ascoltati i cittadini e sono state installate le panchine. D’Aronzo ha voluto richiamare Iadanza ricordandogli che sono state installate prima le panchine e poi è stata realizzata la pavimentazione al Viale Principe di Napoli parecchi hanno orsono e che quindi le stesse non sono una miglioria dovuta all’accoglimento di una richiesta dei cittadini. La loro fornitura ed allocazione era già prevista nel progetto iniziale anzi farebbero bene a far sapere come hanno utilizzato il ribasso d’asta di questa gara.

Era presente alla conferenza stampa anche Aldo Damiano di Lealtà per Benevento che ha voluto intervenire complimentandosi con i dirigenti del Psi per la conferenza stessa dicendo di trovarsi piùcche d’accordo sulle tematiche trattate e che sarebbe curioso anche lui di sapere perchè, alcune opere, tipo il Paladua ultimate da tempo, languono nel limbo.

La conferenza stampa si è chiusa con l’appuntamento al secondo incontro cittadino del quale a breve i dirigenti del Psi faranno conoscere location e tema locale, perchè il tema principale resta sempre ” Pensare, dire … e non fare per Benevento”.

Servizio Giovanna Frattasi. Fotografie Stefano Regardi