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Vendemmia 2019. Si prospetta meno quantità ma migliore qualità

20/09/2019
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Le stime presentate questa mattina indicano una diminuizione di produzione rispetto allo scorso anno, tra il 5 ed il 10%, ma con un prodotto di qualità superiore. Ed il prezzo ?

Camera di Commercio, Cia, Coldiretti, Assoenologi e Floriano Panza, sindaco di uno dei 5 comuni protagonisti che hanno fatto del Sannio la Capitale Europea del Vino nonchè coordinatore del progetto, hanno presentato questa mattina le proiezioni di questa campagna di raccolta delle uve che di qui a qualche giorno inizierà e terminerà all’incirca verso la metà del mese prossimo.

Tutti concordi sul fatto, e non poteva essere diversamente anche perchè sono dati tecnico-statistici, che quest’anno ci sarà un leggero calo della produzione, tra il 5% ed il 10%, range di sicurezza perchè è in proiezione sulle condizioni atmosferiche di qui ad un mese e sulla quantità di pigne d’uva esistenti nei vitigni, ma con una qualità maggiore. Partendo da questi dati sui quali sono tutti concordi resta da conoscere l’ultima variabile : e il prezzo ?

E qui è parso che qualche differenziazione possa esserci. C’è la posizione di Floriano Panza che senza mezzi termini ha detto che quantità inferiore con qualità superiore deve portare ad un aumento dei prezzi anche se non si è capito di quanto vorrebbe che si innalzasse, rischiando quindi di portare fuori mercato il prodotto. Molto più prudente la posizione di Raffaele Amore sul problema che prevede un prezzo ancora stazionario salvo poi, se la qualità dovesse restare la stessa, avere delle ripercussioni positive sul prezzo, ma tra qualche anno. Diversa ancora è parsa la posizione di Masiello, anche se non troppo, che ha predicato attenzione, attenzione alle speculazioni. Piuttosto bisogna approfittarne per fare promozione e marketing a favore del territorio non chiudendo la porta anche lui ad un aumento del prezzo ma … senza speculazioni !

 

 

 

 

 

 

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