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Pago Veiano. Il 22 Settembre convegno del PD : “Diamo voce alle aree interne”

20/09/2019
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Pago Veiano – Domenica 22 settembre 2019 ore 11 presso l’aula consiliare  il convegno dal titolo: “Diamo voce alle aree interne”. Ad organizzare l’importante evento Nicola Gagliarde consigliere comunale e responsabile locale del Pd

di Lino Santillo

Grande attesa nel paese del pre- Fortore per l’importante convegno organizzato da Nicola Gagliarde, giovane consigliere comunale di Pago Veiano e responsabile locale del partito democratico. Di particolare importanza la tematica scelta dai vertici del Pd dal titolo “Diamo voce alle aree interne”.

Regione campania “un assessorato ai piccoli comuni”. La “kermesse” politico- culturale si terrà nell’aula consiliare del comune di Pago Veiano domenica 22 settembre 2019 con inizio alle ore 11. Diverse le autorità politiche e esperti del settore che si confronteranno tra loro su tale importante tematica. Ricordiamo che, una parte preponderante del territorio italiano è caratterizzata da un’organizzazione spaziale fondata su “centri minori”, spesso di piccole dimensioni, che in molti casi sono in grado di garantire ai residenti soltanto una limitata accessibilità ai servizi essenziali. Le specificità di questo territorio possono essere riassunte utilizzando l’espressione “aree interne”.

Le aree interne italiane, sono significativamente distanti dai principali centri di offerta di servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità); dispongono di importanti risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali e umani) e risorse culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, centri di mestiere); costituiscono un territorio profondamente diversificato, esito delle dinamiche dei vari e differenziati sistemi naturali e dei peculiari e secolari processi di antropizzazione.

Una parte rilevante delle aree interne ha subìto, a partire dagli anni cinquanta dello scorso secolo, un processo di marginalizzazione che, innanzitutto, si è manifestato attraverso intensi fenomeni di de-antropizzazione, ovvero di riduzione della popolazione sotto la soglia critica e invecchiamento demografico (aumento della quota di popolazione di ultra sessantacinquenni); riduzione dell’occupazione e del grado di utilizzo del capitale territoriale. In secondo luogo, tale processo si è manifestato nella progressiva riduzione quantitativa e qualitativa dell’offerta locale di servizi pubblici, privati e collettivi – i servizi, cioè, che definiscono nella società europea contemporanea la qualità della cittadinanza.

La prospettiva di analisi territoriale, inoltre, fa emergere un carattere fondamentale delle aree interne italiane: la loro straordinaria varietà. Vi sono profonde differenze (a tutti i livelli, geografico, economico, sociale, culturale ed eco-sistemico) tra i sistemi locali che compongono le aree interne del nostro Paese. Il riconoscimento delle differenze tra i sistemi locali delle aree interne è il primo passo per il riconoscimento della loro complessità.

Per la migliore attuazione possibile di questa strategia, è particolarmente rilevante – pertanto – l’incontro tra lo sguardo nazionale e quello locale. Lo “sguardo nazionale” percepisce la rilevanza e le potenzialità delle Aree interne. Permette di cogliere anche la loro varietà e la loro complessità, ma non è in grado di declinare questi caratteri individuando i progetti locali idonei a promuovere lo sviluppo locale. Solo la comunità locale può declinare e trasformare prima in strategia d’area e poi in progetto, la varietà e la complessità di capitale sociale e territoriale che la caratterizza, facendo leva sui soggetti innovatori che in alcuni casi già operano nelle aree interne, spesso in isolamento dalla società e dall’economia locale, ma collegati a reti commerciali, di valori e di competenze, sovra-territoriali. Il far emergere i soggetti innovatori presenti sul territorio, è proprio una delle questioni al cuore del metodo di lavoro in corso sulle aree interne.

Le aree interne sono oggi considerate una questione di rilevanza nazionale. Oltre al tema del potenziale di sviluppo di cui dispongono le aree interne hanno un rilievo per l’intero Paese per almeno altre due ragioni: i costi sociali determinati dalla condizione in cui versano. In molti casi esse sono caratterizzate da processi di produzione e investimento che, come conseguenza della loro scala e della loro tipologia, generano ingenti costi sociali.

Ricco e variegato dunque il programma di domenica 22 settembre, che prevede il benvenuto di: Mauro De leso (Sindaco di Pago Veiano) e di Carmine Valentino (Segretario Provinciale Pd). Sono previsti gli interventi di: Nicola Gagliarde (Consigliere Comunale e Responsabile Pd di Pago Veiano); Giuseppe Ruggiero (Consigliere Provinciale Benevento); On. Erasmo Mortaruolo (Consigliere Regionale della Campania); On. Enzo Maraio (Consigliere Regionale della Campania e Segretario Nazionale del Partito Socialista Italiano); On. Umberto Del Basso De Caro (Deputato del Parlamento Italiano). Le conclusioni affidate all’On. Giosi Ferrandino (Deputato del Parlamento Europeo). A coordinare l’intero convegno Salvatore Coppola.

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