Altrabenevento scrive al Prefetto e alla Procura sulla questione dell’Acqua Contaminata.
Benevento – Una nuova lettera di Altrabenevento è stata indirizzata al Prefetto, dott. Francesco Antonio Cappetta e per conoscenza al Procuratore della Repubblica, dott. Aldo Policastro sulla gestione del servizio idrico da parte di Gesesa.
Di seguito: “Illustre Prefetto, ci rivolgiamo ancora a Lei considerata l’attenzione che sta mostrando per la nota contaminazione dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni utilizzati da Gesesa spa per fornire acqua agli abitanti dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico. Dalla stampa locale abbiamo appreso che nel corso dell’ultima riunione tenuta in Prefettura il 25 luglio, l’Amministratore Delegato di GESESA spa, Vittorio Cuciniello, ha dichiarato che “quell’acquedotto (acquedotto Campano che fornisce acqua dalle sorgenti del Biferno n.d.r.) sta assicurando 186 litri al secondo e questo ci ha permesso di ridurre di 7 ore al giorno l’attingimento da Campo Mazzoni, rispetto a luglio 2018: 14 ore e non più 21”. Sapendo che il pozzo di Campo Mazzoni alimenta il rione Libertà, la notizia è stata accolta con sollievo dagli abitanti di quel quartiere che hanno pensato di poter contare, finalmente, sulla fornitura, seppure per alcune ore al giorno, di acqua buona del Biferno in sostituzione di quella proveniente da pozzo contaminato da Tetracloroetilene, Triclorometano (Cloroformio) e Bromodiclorometano. Ma, per quanto abbiamo potuto comprendere, la riduzione di emungimento dal pozzo di Campo Mazzoni non ha affatto determinato la fornitura di acqua buona molisana al rione Libertà! Infatti, nonostante la assoluta mancanza di informazioni da parte della GESESA, abbiamo appreso che l’acqua prelevata dal Pozzo 2 di Campo Mazzoni solo in parte va al rione Libertà perché un altro consistente quantitativo viene pompato dalla Centrale San Nicola di via Cupa dell’Angelo e servita agli abitanti della parte alta della città. Solo questa parte può essere sostituita dalla maggiore fornitura di acqua del Biferno che arriva nel serbatoio di via Monteguardia (16 litri al secondo nell’ultimo mese) perché non ci sono condutture attive tra la parte alta della città e il rione Libertà. Insomma, è vero, come dice Cuciniello, che la maggiore fornitura di acqua dal Biferno ha consentito di ridurre l’emungimento dal pozzo contaminato di Campo Mazzoni, ma quasi sicuramente riguarda solo la parte fornita alla parte alta della città. Invece i cittadini dei rioni bassi devono continuare a utilizzare acqua contaminata, seppure ancora nei limiti di potabilità, nonostante la maggiore fornitura di acqua dal Biferno che la Regione Campania ha fornito proprio per sostituire quella dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni. Considerata la gravità dei fatti, ci rivolgiamo ancora una volta a Lei affinchè la GESESA fornisca ai cittadini notizie certe sulla fornitura di acqua ai diversi rioni cittadini”. Grazie per l’attenzione Il presidente, Gabriele Corona
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