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Problema Acqua. Padre Zanotelli : “Non si può svendere l’acqua a privati alle cui spalle ci sono le multinazionali”

L’acqua in un prossimo futuro sarà come oggi il petrolio. Chi avrà i soldi potrà comprarla, gli altri no. Ricordatevi di chi oggi voterà “si” in consiglio comunale per non votarlo più.

Servizio di Silvio Chiusolo. Benevento 22 Marzo 2019

Da destra Padre Alex Zanotelli e Giovanni Seneca. Foto Mario Pietronigro

Consiglio Comunale questa mattina con due punti all’ordine del giorno che interessano anche il futuro dell’acqua di casa nostra, anche se non espressamente avendola  ad oggetto, ma che presenta risvolti ad essa collegati, tant’è che si è mosso anche il Comitato Sannita Acqua Bene Comune che ha inteso sottolineare il fine recondito dell’ordine del giorno comunale, sottolineandolo con l’espressione dialettale ” ca nisciun e’ fesso”. E’ così in concomitanza con i lavori dell’assise comunale, nei giardinetti prospicienti Palazzo Mosti, si è tenuta una conferenza stampa di padre Alex Zanotelli, missionario comboniano ed ispiratore di diversi movimenti di giustizia sociale in Italia, e di Giovanni Seneca, Presidente del Comitato.

Per il missionario è una cosa alquanto strana che i politici di questa città decidano di svendere un bene così prezioso senza battere ciglio favorendo le multinazionali. Tanto più che in un prossimo futuro diventerà l’oro bianco come oggi il petrolio è l’oro nero. Per la nostra provincia l’acqua, ha detto Padre Zanotelli, è il bene più prezioso e svenderla è un tradimento politico quindi occorrerà ricordarsi di tutti quelli che stamattina voteranno “Si” in Consiglio Comunale per non votarli più in modo da non mandarli più nei luoghi del potere. Il referendum del 2011 tra l’altro, a chiare lettere, diceva che non si può trarre profitto su questo bene ed invece sta diventando un vero e proprio business perchè in mano ai privati diventarà un bene che solo chi ha i soldi potrà comprare. Anche Papa Francesco sostiene tutto ciò mentre di contro c’è l’ottusità dei politici locali e le bugie dell’Acea.

Ha aggiunto poi Giovanni Seneca che si vuole andare verso la privatizzazione e per far ciò si vogliono vendere azioni della Gesesa ad altro comuni del Sannio, facendo entrare altri enti pubblici in una società pubblico-privata. L’obiettivo di Gesesa-Acea è acquisire il 25% per diventare il gestore unico della provincia di Benevento. Anche l’allungamento della durata fino al 2050 è il primo passo per il rinnovo della concessione che scade l’anno prossimo, per saltare qualsiasi procedura pubblica di aggiudicazione.