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Tetracloroetilene si o tetracloroetilene no ? E’ però un gioco che non appassiona!

02/12/2018
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Non è come sfogliare una margherita con il classico mi ama o non mi ama. Qui, se dovesse risultare vero quanto affermato da Altrabenevento, c’è in ballo qualcosa di molto più importante.

In questi giorni sta venendo alla ribalta l’ennesima denuncia dell’Associazione Altrabenevento che riferisce di lamentele dei cittadini sulla pessima qualità dell’acqua fornita a più della metà della città e segnatamente al Rione Ferrovia e Rione Libertà. Stando alla denuncia inviata alle testate giornalistiche, ” in uno studio recente, l’ARPAC ha comunicato che proprio nel pozzo di Pezzapiana, vicino alla ferrovia, è stata riscontrata più volte la presenza di tracce di tetracloroetilene, una sostanza inquinante che si usa come solvente nelle lavanderie, nelle industrie e anche per la manutenzione dei binari e il lavaggio delle carrozze”. 

Verificando tale affermazione sulla rivista on line ArpaCampaniaAmbiente si riscontra che, nello studio pubblicato intitolato “La qualità dell’acqua potabile a Benevento” si legge che  si è riscontrata la “presenza di tetracloroetilene
in falda. Questo alogenuro organico deriva presumibilmente da inquinamento legato alla presenza, in prossimità delle captazioni, di un dinamico nucleo industriale e di infrastrutture ferroviarie. Pertanto con tecniche di analisi statistica multivariata si è voluto verificare, in relazione a questi due parametri, se le acque negli ultimi dodici anni avessero subito dei peggioramenti o dei miglioramenti. ”  Continua poi riportando che ” L’analisi statistica ha altresì evidenziato che il tetracloroetilene è presente solo nelle acque captate dagli acquiferi di Campo Mazzoni e Pezzapiana ed è assente nelle acque provenienti dal Biferno.” . Le prime  sono poi quelle che alimentano il 58% della popolazione. Continuando nella lettura si apprende che : “L’inquinamento dei composti clorurati ha un leggero decremento nel tempo, a testimonianza del fatto che c’è un miglioramento e quindi una riduzione dei sottoprodotti del cloro nelle falde acquifere e presumibilmente un uso più consapevole di questi prodotti ( solventi a secco, sgrassanti etc. ) estremamente inquinanti e persistenti nell’ambiente.”  In definitiva poi riporta : “In conclusione, con questo studio si è potuto evidenziare che le acque destinate alla città di Benevento, negli ultimi dodici anni, sono migliorate nella loro composizione chimico-fisica .”

Quindi dall’Arpac fanno sapere che c’è la presenza del tetracloroetilene, che nel tempo ci è stato un leggero decremento e che le acque sono migliorate nella composizione chimico-fisica.

Non chiariscono però se le concentrazioni, iniziali e finali, siano nella norma, abbastanza sotto la soglia consentita o appena sotto la stessa.

Tutto bene quindi ? Per Altrabenevento no in quanto la Gesesa non ha provveduto, o se lo ha fatto non l’ha pubblicizzato, ad accertare la presenza del tetracloroetilene nelle acque servite nelle abitazioni.

Risponde il Sindaco che ha ricevuto assicurazioni, verbali,  della non pericolosità del problema, e parla di procurato allarme. Senza voler fare la morale a nessuno,  ma su un tema così importante, è giusto e legittimo chiedere spiegazioni a chi deve darle se, si dovesse accertare, che non le da nemmeno sul sito istituzionale.

Ben venga un incontro pubblico. Lì ognuno potrà dimostrare le proprie affermazioni e risultanze suffragandole con carte e non parole. L’acqua è un bene prezioso come la vita e nell’una ne l’altra può essere messa in gioco da falsi scoop o leggerezza nello svolgimento delle proprie mansioni. La città aspetta una risposta.

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