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Giovanni D’Aronzo. Partito Socialista Italiano “ le assenze in consiglio comunale sono un’offesa per i cittadini”.

22/05/2012
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“ Ciò che accade a Palazzo Mosti – dichiara D’Aronzo – è sconcertante, eppure, solo un’ anno fa questa maggioranza, dichiarava con grande enfasi di essere il nuovo e di essere coesi nell’agire politico- amministrativo.

Giovanni D’Aronzo Delegato Nazionale PSI

La politica- amministrativa, si sviluppa costantemente sul confronto tra maggioranza ed opposizione, quando a farne le spese è la totale mancanza  di questa pratica, si concretizza quel vulnus di democrazia che porta poi più a scontri, che a confronti. E se un politico

riesce anche ad accettare, malvolentieri, questa situazione, chi resta come sempre confuso è il cittadino, che è tenuto ad assistere alla gestione del bene comune, come una vicenda privata. E’ quello che si verificato nell’ultimo consiglio comunale, dove le assenze degli interrogati non hanno di fatto consentito che si sviluppasse un normale e costruttivo confronto.  Siamo oramai abituati al  ridotto numero di consigli comunali, ma che tutto questo si verifichi anche nei question – time (Sindaco e assessori che rispondono alle interrogazioni) è adir poco umiliante. E ancor di più umiliante, che un consigliere ( Luigi De Nigris) per veder soddisfatta la sua richiesta deve rivolgersi a sua Eccellenza il Prefetto di Benevento, affinchè attraverso un suo intervento possa garantire il normale svolgimento dell’attività amministrativa, a Palazzo Mosti. Si evita il confronto, il dibattito, e chi ne è protagonista crede di utilizzare, in modo egemone il titolo pro tempore ricevuto, dimenticando che gli sconfitti sono due: chi si sottrae al confronto e i cittadini. La richiesta del consigliere De Nigris che va condivisa e sostenuta, riguardava la pubblicazione online degli atti delle determinazioni dirigenziali, un obbligo di legge, nulla di più. Un atto di trasparenza amministrativa, dovuta. La richiesta di pubblicare on line le determinazioni dirigenziali può sembrare irrilevante o una questione di principio. Non lo è affatto. Perché è dentro le determine dirigenziali che si vede e si conosce l’operato di un intero settore dell’amministrazione. Si comprende l’indirizzo politico – amministrativo dell’assessore, come si spendono le risorse, gli obbiettivi raggiunti, atto propedeutico poi alla stesura del bilancio annuale. In passato in tanti, partiti, associazioni chiedevano a gran voce che venisse applicata la legge, che la trasparenza doveva rappresentare il fiore all’occhiello dell’ente. Obiettivi, che furono parzialmente raggiunti superando numerose resistenze interne. Oggi sull’argomento è calato un silenzio tombale, dove sono finiti coloro che ne pretendevano, giustamente, la pubblicazione degli atti, perchè tacciono silenti? C’è un vuoto di confronto e di partecipazione che regna sovrano a Palazzo Mosti. Bisogna ripristinare al più presto il confronto, la città soffre, i cittadini aspettano risposte… “

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