“La nostra musica nel campo di Auschwitz era tutta una menzogna”.

La giovane Esther Bejarano dell’orchestra femminile del lager, era costretta ad ‘accompagnare’ alla morte in modo sereno, tutti i deportati nelle camere a gas.
Lei si salvò grazie alla note della sua fisarmonica. Ebrea tedesca, si ritrovò giovanissima nel campo di concentramento in Polonia, lavorando come manovale in modo forzato.
Momento drammatico l’incontro con l’angelo della morte, Josef Mengele, il medico nazista a cui lei rivela la sua storia, dicendo una bugia: “So suonare la fisarmonica”.
Infatti, il suo strumento, il pianoforte, non c’era nel campo. Quindi, rispondendo al criminale in camice bianco che cercava un componente per l’orchestra della struttura, si adattò a suonare la fisarmonica Sarebbe morta se non avesse mentito.
Il racconto della sua infanzia, della deportazione e del ritorno in patria, devastata da una esperienza terribile: l’Olocausto.
Dopo la liberazione si trasferì in Palestina, prima di fare ritorno nella sua Germania.
Al Teatro De Simone di Benevento, a poche ore dalla Giornata della Memoria, la compagnia Teatro Eidos ha proposto lo spettacolo “La musicista di Auschwitz”, dinanzi al pubblico giovanile delle scuole beneventane. Scritto e diretto da Virginio De Matteo e liberamente ispirato al libro autobiografico “La ragazza con la fisarmonica” di Esther Béjarano, ha visto sul palco Mimmo Soricelli e Raffaella Mirra.
Vivamente apprezzati i brani eseguiti dal vivo dai due musicisti, Eduarda Iscaro alla fisarmonica e Vincenzo De Matteo alla chitarra. Tra di loro un costante dialogo su quella che è stata la tormentata vita di Esther.
Un velo separa il passato ed il presente della giovane protagonista, che nella vita reale è una donna ultranoventenne, che continua ad impegnarsi nell’ambito musicale, “per non dimenticare”.
La pièce avrà anche una replica serale, il giorno 27 gennaio (alle ore 20.30), per poi essere rappresentata il 30 gennaio a Orsogna (CH), il 31 a Osimo (AN) ed il 5 e 6 febbraio ad Ariano Irpino (AV).
Per info e prenotazioni: 0824.58474 – 335.413060

di Emilio Spiniello
Tags: olocausto, teatro eidos