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Telese Terme. La minoranza attacca sul progetto della Napoli-Bari

21/10/2017
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“Volevamo un tracciato diverso”: è stato questo l’incipit dell’intervento a sostegno del voto contrario espresso da Angela Abbamondi nel corso del Consiglio Comunale, convocato in tutta fretta ed in sessione d’urgenza, per approvare le sole prescrizioni al progetto a fronte di una convocazione che prevedeva invece la valutazione ed approvazione del progetto.

“Un’altra furbata -dichiara la Abbamondi – perché il Consiglio -non esprimendosi sul tracciato, dichiara – secondo le regole della Conferenza di Servizi – il suo sostanziale favore e così facendo si preclude ogni possibilità di futura contestazione anche nell’ipotesi in cui le prescrizioni non dovessero venire accolte. E’ inutile nascondersi dietro ad un dito che non copre neppure per l’ombra. Questo intervento -continua la Abbamondi – partito male e gestito peggio, condanna parte significativa del nostro territorio alla realizzazione di muraglioni fonoassorbenti a pochi metri dalle case, all’impatto su questioni ambientali rilevanti, sulle falde acquifere, sull’impatto acustico, sull’impatto legato alle vibrazioni che interessano una larga parte di immobili, all’impatto paesaggistico, all’impatto della nuova realizzazione della Sottostazione elettrica su centinaia di immobili interessati potenzialmente da emissioni elettromagnetiche, senza parlare degli aspetti ambientali legati all’impatto della fase di cantiere, il rumore, le polveri, il traffico e così via. Ecco, la mia coscienza -conclude la Abbamondi – mi impone di non accettare questa impostazione dell’Amministrazione, completamente passiva e sottomessa a scelte calate dall’alto, secondo cui il progetto è solo una opportunità ed una risorsa. Un’amministrazione volutamente e coscientemente inerte nell’allestire ed organizzare azioni di segno contrario all’approvazione mentre è chiaro a tutti che l’interesse dei telesini stride in maniera forte con la realizzazione di questo progetto”.

Di seguito, il testo completo dell’intervento nel corso del Consiglio comunale di ieri.

INTERVENTO CC del 19.10.2017

“Volevamo un tracciato diverso”: è l’espressione riportata stamani dalla stampa da parte di un autorevole sindaco delle nostre zone e che, almeno per quanto mi riguarda è ampiamente condivisibile. Volevamo un tracciato diverso perché la Ferrovia, anziché unire, sta delineando un quadro frammentato di approccio delle Amministrazioni locali che dimostrano tutti i limiti dell’azione amministrativa, sopratutto dell’ultimo quinquennio.

Non si è ragionato affatto sui problemi che un tale tracciato arreca al nostro territorio, esaltando in questi anni solo le opportunità, generiche e superficiali, della realizzazione di un’opera importante.

Credo che avremo, dopo questo Consiglio Comunale, pochissime occasioni per ritornare sull’argomento, per cui mi prenderò il tempo necessario per svolgere alcune, brevi considerazioni che affido al presente documento, anche per le comodità di verbalizzazione.

il tracciato che collega Napoli a Bari, nel tratto della provincia di Benevento, andava realizzato lungo la tratta più breve e più densamente abitata: la Valle caudina, che attraversa centri quali Montesarchio, Airola, S. Maria Vico, Maddaloni. Non si è mai capito perché sia stato scelto il percorso più lungo, la valle telesina, intercettando terreni di pregio, allungando la tratta: o meglio, si è capito che allungando la tratta, la spesa è aumentata vertiginosamente, anche per effetto delle gallerie artificiali, di cui una lunga più di due chilometri che intercetta proprio Telese Terme ed il territorio della Piana.
La nostra Telese è attraversata in maniera impattante e ad oggi non si riescono neppure ad immaginare gli effetti di tale impatto. Certo, ci saremmo aspettati un atteggiamento più inclusivo da parte dell’Amministrazione che, invece, ha preferito trattare la questione “con il silenziatore”, con una parte significativa della minoranza che è stata -di fatto- esclusa dalle scelte e dai percorsi che l’Amministrazione portava avanti. Solo ieri, dico ieri, abbiamo avuto il piacere di essere invitati in qualità di consiglieri ad un incontro con Ferrovie a Napoli. Per il resto, una conferenza di capigruppo ad un’ora dal consiglio comunale aperto del 30 settembre che non ha prodotto nulla e poi niente di niente, non era un problema del quale potevamo e dovevamo occuparci.
Abbiamo perso del tempo prezioso sulla proposta di un tracciato alternativo che nella prospettazione del Sindaco non si sarebbe potuta realizzare perchè così avrebbe detto l’Autorità di Bacino e così dicendo nascondendo sotto mentite spoglie la propria incapacità nel voler a tutti i costi localizzare l’opera su di un’area alluvionale. Anche questa proposta è stata portata avanti in solitudine dal nostro Comune, senza una visione di condivisione all’interno del consiglio e senza una visione di condivisione con i comuni vicini, una visione di area vasta che invece sarebbe stata necessaria.
Ci rimane, come è declinato nella proposta di deliberazione sulla quale esprimo un motivato voto contrario, lo spazio per approvare alcune prescrizioni che sono fumo negli occhi dei cittadini e solo funzionali all’approvazione tout court del progetto, senza alcun coinvolgimento del territorio. Anche questo atteggiamento di mantenere il silenziatore sulla questione è per me inaccettabile. Ci sono responsabilità politiche che non sono affatto sanate dal minimo sindacale che la nostra amministrazione ritiene di aver ottenuto nei lunghi conciliaboli con le Ferrovie. Le due vie di fuga sulla Piana che pare vengono eliminate, la modifica della terza via di fuga temporanea e l’arretramento della barriera su via Mazzini di un metro e venti non sono affatto un risultato apprezzabile perché rappresentano quisquilie ovvero cose di poco conto rispetto a scelte progettuali molto penalizzanti e che hanno dimostrato di non tenere nella considerazione dovuta le peculiarità di Telese Terme: parlo dell’impatto in zone altamente abitate (la zona Ferrovia, Scafa, via Mazzini,), la realizzazione di muraglioni fonoassorbenti a pochi metri dalle case, l’impatto su questioni ambientali rilevanti, da noi fin da subito sollevate in sede di consiglio comunale aperto ed ora sollevate dalla stessa maggioranza nell’ambito delle osservazioni, prescrizioni e raccomandazioni a corredo della approvazione del progetto preliminare. Parlo dell’impatto sulle falde acquifere, sull’impatto acustico, sull’impatto legato alle vibrazioni che interessano una larga parte di immobili, all’impatto paesaggistico, all’impatto della nuova realizzazione della Sottostazione elettrica su centinaia di immobili interessati potenzialmente da emissioni elettromagnetiche, senza parlare degli aspetti ambientali legati all’impatto della fase di cantiere, il rumore, le polveri, il traffico e così via. Ecco, la mia coscienza mi impone di non accettare un’impostazione dell’Amministrazione, quasi passiva, secondo la quale il progetto è una opportunità ed una risorsa e che “nessuno deve disturbare più di tanto il manovratore”.
Oggi, credo, che si debba aprire con chiarezza un capitolo all’esito del quale i Cittadini potranno giudicare ed assegnare gli oneri e gli onori di questa operazione che, ripeto, non ci convince affatto, al di là di come è stata gestita, e per la quale vogliamo che sia chiara la nostra totale contrarietà rispetto ad una convinta esaltazione dell’Amministrazione di maggioranza. Questo progetto è sicuramente devastante per Telese Terme e per il nostro territorio ed i Cittadini devono tenere ben chiaro in mente il vostro sostanziale favore e la vostra inerzia nell’allestire ed organizzare azioni di segno contrario all’approvazione.
Certo, da oggi, il confronto si sposterà su altri tavoli ma quello che non è accettabile è che questo progetto debba passare senza se e senza ma come se tutto fosse ineluttabile ed immodificabile. Rispetto a questa impostazione io non ci sto e per questo motivo, a tutela anche delle numerose famiglie che vedranno passarsi i binari a pochi metri dalla camera da letto, vedranno occuparsi il giardino, desidero esprimere con franchezza, lealtà e chiarezza il mio No al progetto, alle modalità con le quali si sta portando avanti l’operazione di approvazione.
Certo, Sindaco, da oggi si aprirà il confronto su che cosa Lei è stato capace di produrre per il nostro territorio, sulla mancanza di concertazione con chi sta disegnando il nuovo piano regolatore, sulle divisioni che la nostra comunità porta addosso come cicatrici. Come non stigmatizzare l’approccio di chi, da amministratore è favorevole al progetto e da professionista sostiene i privati nelle legittime e, auspico, fondate opposizioni.
Ecco, questa è diventata Telese, una contraddizione continua alla quale esprimo un convinto dissenso che non si fermerà ad oggi perché i motivi legati ad accelerazioni incomprensibili, evidentemente legate alle prossime elezioni politiche pure passeranno ed allora speriamo di essere ancora qui a tutelare l’interesse dei cittadini di Telese Terme, per ora distratti ma che intimamente sanno bene che l’interesse dei telesini stride in maniera forte con la realizzazione di questo progetto.

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