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Fausto Pepe : “L’acqua dei pozzi di San Salvatore Telesino è come i brutti sogni, ogni tanto ritornano.”

29/07/2017
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Ora ci sono continue riunioni locali e regionali, dove l’acqua di questi pozzi, tantissima, viene ad essere “offerta” alla Città di Benevento, scrive Pepe.

Questo ciclicamente capita, continua Pepe,  ogni volta che si rappresenta la possibilità di una riduzione di portata idrica dal Biferno.
Eppure i pozzi di San salvatore Telesino sono costruiti da qualche decennio e tutti sanno che quell’acqua è considerata di pessima qualità data la propria “durezza”.
Nel 2007 quando andammo in crisi idrica come città di Benevento, ci accorgemmo, ahimè “per la prima volta”, che il sistema di adduzione interno, di fatto divideva in due la nostra rete idrica, e questo non solo per la qualità delle acque erogate, ma soprattutto per il fatto che i sistemi non erano interconnessi.
Fino a 10 anni fa infatti bastava una riduzione di portata dall’acquedotto del Biferno, acqua di ottima qualità, per far collassare parte del sistema per migliaia di abitanti.
Facemmo importanti investimenti infrastrutturali e risolvemmo quell’annoso problema creando un “by pass” tra i sistemi idrici della città, in modo che la carenza di portata dall’acquedotto regionale del Biferno, potesse essere ”contenuta” dall’altro sistema di approvvigionamento locale.
Anche all’epoca ci fu “offerto” sul piano regionale, in una conferenza dei servizi sull’argomento, l’acqua di San Salvatore Telesino, e anche allora valutando quelle caratteristiche intrinseche di quell’acqua dicemmo NO.
Peraltro sull’argomento ci sono più relazioni che parlano della qualità di dette acque ed alcune sono proprio della GESESA, che invece oggi sembrerebbe interessata ad ottenere quei pozzi.
Il ciclo integrato delle acque della Regione Campania, oggi, farebbe bene a sistemare le tante perdite d’acqua lungo la tratta del Biferno e del Torano, in modo da garantire la portata di questo acquedotto a Benevento, e la GESESA, dal proprio canto farebbe bene ad opporsi ai pozzi di San Salvatore Telesino che non servono invece alla nostra comunità.
Anche questa come altre vicende, che attengono il personale GESESA, andranno approfondite, e bisognerà comprendere chi nella GESESA spinge realmente per “accontentarsi” della scadente acqua dei pozzi di San Salvatore Telesino e per quale motivo.
Conscio che oggi, conclude Pepe, quando si parla di GESESA, è tutto più difficile, a partire dalla “censura” ai miei comunicati, di alcune testate giornalistiche locali.

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