“Negli ultimi giorni il Sindaco Mastella ha intrapreso una delirante quanto energica crociata contro due delle poche strutture di aggregazione presenti sul nostro arido territorio” – così in una nota il Prof. Avv. Michele Lanna –
“Da anni oramai esse rappresentano spazi di coesione sociale, ove si praticano il mutualismo e la solidarietà e si mettono in campo importanti iniziative che coinvolgono gli strati economico sociali più fragili e depotenziati.
Questo episodio ci appare di estrema gravità, non solo perché danneggia il già fragile tessuto sociale di questa martoriata città, ma perché è espressione di un’azione politica ideologica, miope, improvvisata e senza idee che distrugge quel poco che autonomamente si è formato e che resiste.
E, così, anziché piantare i semi della partecipazione e della socialità, attraverso la promozione del virtuoso utilizzo degli spazi urbani, dove cittadini attivi prendono parte al processo di cambiamento e di rigenerazione della città; invece di concimare, attraverso la fornitura di aree e spazi per la realizzazione di attività artistiche, culturali e imprenditoriali, il Sindaco ha deciso di utilizzare il “Napalm” per spazzare via quella “vegetazione spontanea” che pure è cresciuta, sul cemento di una pista di pattinaggio mai completata.
Non è certo con il populismo, con la demagogia e con un tragico e clientelare “cabotaggio a vista” che si può governare degnamente una città come Benevento, che si percepisce ormai come un corpo inerme, ferito, apatico e abbandonato a se stesso, senza più la forza e, probabilmente, neanche la voglia di reagire.
Si è passati, così, dai roboanti proclami e le sagre paesane degli inizi, che pure ci hanno fatto apparire come una goffa cittadina della provincia agricola del dopoguerra, alle scuole senza mensa, ad una città sempre più sporca e abbandonata, al dissesto finanziario, per arrivare al vertiginoso aumento delle imposte comunali degli ultimi giorni.
Ma un’Amministrazione si caratterizza, oltre che per quel poco o nulla che è capace di fare, per scelte che si connotano per il forte valore simbolico e politico.
Agli inizi di Marzo il Sindaco Mastella ha pensato bene di inaugurare una delle cosiddette “sale slot”, all’interno delle quali si pratica il gioco d’azzardo, ma anche la solitudine e la disperazione e dove giovani, pensionati, casalinghe e operai dilapidano le poche finanze, già corrose dalla crisi, distruggendo le proprie esistenze e quelle dei loro cari.
E così, invece di chiedersi perché in città negli ultimi tempi siano cresciute come funghi “sale slot” e “compro oro” e quale sia il profondo malessere sociale su cui si annidano, la Politica ha pensato di farsene promotrice.
Ma non è con l’organizzazione di modeste quanto imbarazzanti fiere paesane, ove si esibiscono cantanti di terz’ordine, con la promozione del gioco d’azzardo e con la mortificazione della socialità, della coesione e della partecipazione, che possiamo rilanciare lo sviluppo di un territorio dalle grandi risorse storiche, culturali e sociali e dalle enormi potenzialità turistiche, in cui sono presenti grandi intelligenze territoriali che aspettano solo di essere adeguatamente valorizzate.
Noi crediamo – conclude nella nota Lanna – che la creatività, la socialità e la cultura rappresentino un fattore imprescindibile di sviluppo locale e possano diventare generatori di nuove economie, a partire dalle specifiche risorse territoriali. E, così, di fronte alla drammatica situazione economica e sociale, la soluzione non viene dalle sale slot, dai compro oro o da squallide speculazioni edilizie, ma dalla partecipazione, dalla creatività e dalla cultura che realizzano quelle condizioni che possono permettere ad una comunità di progredire”.