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Bosco (Uil): “spero che Cataudo possa riprendere al più presto il suo posto di Presidente dell’Asea”

05/04/2017
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La Uil Avellino/Benevento comunica che questa mattina la Quinta Sezione del Tar Campania ha depositato la sentenza n. 1836/2017 del 7.03.2017 con la quale Alfredo Cataudo viene rimesso al suo posto di presidente dell’Asea (Agenzia Sannita per l’Energia e l’Ambiente spa). Questo il dispositivo completo:

“Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sulla causa in epigrafe, così statuisce:
– accoglie la domanda impugnatoria proposta con l’atto introduttivo e coi tre ricorsi per motivi aggiunti e, per l’effetto, annulla l’atto emesso in data 19.7.2016 dal Segretario generale della Provincia di Benevento, l’avviso pubblico del 27.7.16 della stessa amministrazione ed i decreti presidenziali n. 25 del 4.8.2016 e n. 1 dell’11.1.2017;
– respinge la domanda di risarcimento del danno;
– condanna la Provincia di Benevento a rimborsare alla parte ricorrente le spese di giudizio, liquidate complessivamente in € 3.000,00 (tremila), oltre agli accessori di legge, ed alla rifusione del contributo unificato;
– ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.
In effetti il presidente dell’Asea Alfredo Cataudo, “dall’accoglimento delle domande impugnatorie fin qui scrutinate consegue l’accoglimento anche delle censure di illegittimità derivata, mosse coi primi e secondi motivi aggiunti, contro l’avviso pubblico del 27.7.16 ed il decreto n. 25 del 4.8.2016 di nomina del nuovo Presidente del CdA di ASEA, emessi sulla base della disposta decadenza, che vanno conseguentemente anch’essi annullati”, vince su tutti i fronti! Quanto alla domanda risarcitoria – posto che la sentenza è autoesecutiva e comporta, a seguito della caducazione degli atti sopra specificati, la riespansione dell’efficacia dell’incarico dal quale il ricorrente è stato illegittimamente dichiarato decaduto – la stessa allo stato non può essere accolta, giacché genericamente proposta senza l’allegazione di elementi concreti dai quali desumere l’esistenza e l’ammontare del lamentato danno ingiusto (il presidente Cataudo non ha, per il momento, chiesto il risarcimento del danno, e si riserva di farlo successivamente). Le spese di giudizio seguono la soccombenza e sono liquidate nella misura indicata in dispositivo. Il contributo unificato va posto anch’esso a carico della Provincia di Benevento.
“Mi sono interessato a suo tempo di questo caso – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – poiché ho ritenuto abnorme, sin dal primo momento, questa improvvida decisione della Provincia di Benevento, e in particolare del suo presidente Claudio Ricci e del suo segretario generale Franco Nardone. Naturalmente il grave danno patrimoniale e d’immagine arrecato al presidente Asea Alfredo Cataudo e alla stessa istituzione Provincia – aggiunge Bosco – non potranno passare inosservati e, quindi, sarà oggetto di apposita denuncia presso la Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, affinché venga completamente ristorato dagli autori di questa incredibile vicenda. Voglio solo sperare – conclude Bosco – che adesso il presidente Cataudo possa riprendere sin dai prossimi giorni il suo posto di presidente dell’Asea, in quanto sarebbe davvero un delitto che la Provincia non si uniformasse nemmeno alla terza sentenza che la vede soccombente a tutto campo!”.

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