Prima va però risolta la vertenza sull’Atto di Donazione dello spazio al Comune di Benevento che non lo ha mai formalizzato con una delibera di accettazione.
Parla per tutti Nico De Vincentiis, portavoce della Rete Campus, che si è ritrovata questa mattina nello spazio artistico dell’Hortus Conclusus, per ribadire la necessità di un intervento, non solo manutentivo ma anche gestionale, che possa essere definitivamente risolutivo prima che possa accadere l’irreparabile.
La scoperta di una statua decapitata di alcuni giorni fa è solo un pretesto, ancorchè importantissimo e grido di allarme, di una vicenda che si trascina da tempo ma che nessuno sembra voler realmente risolvere.
L’incuria, la mancata manutenzione ed il lento ed inesorabile scorrere del tempo, con tutte le sue implicazioni sulle opere d’arte esposte all’esterno, sono le cause del distacco della testa della statua del maestro Paladino.
“Il ‘killer’ dell’Hortus viene da lontano e speriamo non vada lontano . Bisogna combatterlo senza tregua, bloccarlo e neutralizzarne il potenziale di distruzione che porta con sé. Nel corso dell’ultimo sopralluogo, alla presenza del sindaco Mastella, del maestro Paladino e del sovrintendente alle Belle Arti e al Paesaggio Salvatore Buonomo, sono emerse delle criticità nella gestione del parco”. Queste le parole del portavoce della Rete Campus che ha anche lanciato l’idea di una unità di crisi sui beni culturali che possa vedere allo stesso tavolo Soprintendenza, Comune e Provincia. No agli Stati Generali e si invece ad uno statuto comunale che preveda la Conferenza di Cultura.
Questo è la proposta. La parola adesso passa agli Enti chiamati in causa da De Vincentiis. Più fatti e meno passarelle e parole.