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Carmine Valentino (Pd): “La verità è…”

26/01/2017
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“Più che esercitare il ruolo di primo cittadino,  – dichiara Carmine  Valentino Segretario provinciale del Pd di Benevento – il sindaco di Benevento si sta cimentando in una serie di ricostruzioni farsesche con una Città che piange l’assenza di una programmazione seria e a lungo termine”.

Carmine Valentino

“E mentre Benevento è stata prescelta come palcoscenico delle sua ennesima commedia, – continua Valentino –  la città vive il dramma di essere lontana anni luce dalla realtà dei fatti con mistificazioni che meritano di essere smentite e che reclamano un sonoro appello alla verità.

Mi riferisco ovviamente alle satiriche dichiarazioni sul “Programma straordinario di interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”.
La verità è che anche se Benevento sia stata città pontificia, il Papa in sede vi manca da qualche tempo. E nel caso voglia venire lo farà personalmente senza controfigure che si cimentino in profani “habemus papam”. Annunci che oltretutto li ha già fatti chi, unico esponente del Governo nazionale, aveva documenti e meticolosa conoscenza della materia per poterli fare.
Se la memoria non mi inganna, il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, on.le Umberto Del Basso De Caro dava annuncio ufficiale nello scorso mese di novembre del finanziamento da parte del Governo Renzi di tutti i progetti presentati dalle città metropolitane e dai Comuni capoluogo anticipando che “Benevento riceverà l’intero importo richiesto pari a 18 milioni di euro”.
La verità è che la premura del Sottosegretario si è dimostrata nel tempo perchè per noi le “periferie” sono importanti e vanno valorizzate. Non come qualcuno che utilizza il termine con accezione meramente dispregiativa.
La verità è che, tralasciando l’attenzione di questi mesi, solo poche ore fa il Sottosegretario rispondeva in Parlamento all’interpellanza dell’on. Occhiuto proprio sul programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Risposta relativa anche alla città di Benevento destinataria del finanziamento di diciotto milioni di euro.
“In considerazione della rilevanza strategica del finanziamento del suddetto Piano – evidenziava – è stata avviata presso i competenti uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’istruttoria relativa all’assegnazione delle risorse di cui all’articolo 1, comma 141 della legge di bilancio 2017. Tale istruttoria è in corso di perfezionamento, ragione per cui si confida di poter sottoporre tale proposta al CIPE, in occasione della prossima seduta”.
La verità, vorremmo ricordare al set televisivo di Palazzo Mosti, è che le affermazioni sono corroborate da precisi riferimenti normativi e riscontri documentali come quelli di ieri. Sempre Del Basso De Caro, peraltro componente Cipe, ha annunciato l’assegnazione delle risorse FSC 2014/2020 per il completo finanziamento.
La verità è che gli annunci li dà chi è in grado di poterli dare perchè esponente di Governo e, nel caso specifico, componente Cipe.
La verità è che è stato un annuncio dato dal Sottosegretario con grande soddisfazione per il Comune capoluogo. Ben lungi dalle gufate che qualche altro è abituato a fare.
La verità è che il progetto era finito in Gazzetta Ufficiale nelle ultime posizioni della prima fase ma su questo il Sindaco dei talk preferisce soprassedere. Non si può definire piazza Risorgimento periferia degradata, è questione di onestà intellettuale!
La verità è che si cerca a tutti i costi il torbido e l’equivoco. E a rimetterci sono sempre i cittadini come nel caso dell’alluvione dove le uscite inappropriate di Palazzo Mosti hanno disorientato i cittadini nella presentazione delle istanze.
La verità è che noi del Pd siamo per il bene della città, a prescindere. Vogliamo la qualità, il rigore, il bene dei cittadini. Non le arringhe, l’arroganza e la scenografia.
La verità è che l’abitudine di arroccarsi nella torre d’avorio dell’autocelebrazione è un vizio che accompagna il primo inquilino di Palazzo Mosti che si appende al petto la spilletta del vincitore.
La verità è che come nel teatro plautino la maschera dell’attore prima o poi dovrà cadere. Ed è allora che i cittadini saranno giusti giudici su chi ha fatto cose e su chi ha parlato di cose”.

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