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M5S. Cultura, partecipazione, programmazione

21/01/2017
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“Ieri le cronache si sono giustamente concentrate sul BCT, il Festival nazionale del cinema e della televisione della Città di Benevento che si svolgerà dal 5 al 9 luglio. È la legittima prosecuzione di quella vocazione nazional-popolare in salsa sannita che tanto Mastella quanto Picucci hanno ripetutamente rivendicato in più occasioni.”

E’ quanto scrive Nicola Sguera consigliere comunale in quota pentastellata. Nello stesso giorno, però, continua Sguera, si è avuta anche notizia che i due progetti presentati, rispettivamente, dal Comune di Benevento, quale capofila di 61 comuni appartenenti all’Irpinia e al Sannio, e dalla Provincia di Benevento non sono rientrati fra quelli di cui al Bando del Mibact, scaduto il 5 settembre dello scorso anno. Tale bando, rientrante nel Piano di azione coesione 2007-2013 (Interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale – Linea di Azione 2), riguardava la “Progettazione per la cultura”, e avrebbe selezionato proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Ebbene, il progetto di Benevento, denominato “Il cammino del Sannio” e per il quale era stato richiesto un finanziamento di 280mila euro, non è stato ritenuto ammissibile; mentre, quello della Provincia di Benevento (Consorzio Sannio.it), è stato escluso per la incompletezza della domanda di partecipazione e del formulario di presentazione della proposta progettuale e della documentazione da allegare. Potenziali risorse andate perdute.
Di fronte a vicende del genere, dunque, urge ricordare all’Assessore l’impegno preso diversi mesi fa e fino ad ora disatteso: un momento di ascolto e coinvolgimento di tutte le realtà locali di anni o decenni impegnate nel territorio sulla cultura (in senso ampio). A mo’ di promemoria ricostruisco le varie dichiarazioni da agosto a novembre: dell’Assessore, mie e del M5S. Attendiamo un impegno non ulteriormente rinviabile e la definizione di una data, di un luogo e di una modalità organizzativa. Non è possibile pensare di esaurire l’offerta culturale cittadina con manifestazioni di larga fruibilità. È necessaria una programmazione che non pare emergere dal “Programma di mandato” (identico a quello elettorale sul punto) e che può nascere solo da un serio confronto con quanto già (ferma restando la libertà di fare le proprie scelte).

Sguera: «Prendo atto con piacere di quanto ribadito dall’assessore Picucci, presente alla riunione: a settembre si convocheranno degli “Stati generali della cultura” (e della arti, aggiungo), e si inizierà a lavorare su un organismo di partecipazione (per altro prevista dallo Statuto, che svolga una funzione consultiva rispetto all’Assessorato» (3 agosto 2016).
Picucci: «Si terranno a settembre e segneranno la volontà di condividere il più possibile ogni scelta con gli operatori» (4 agosto 2016).
M5S: «Si era partiti con altri impegni: il dialogo con gli operatori del settore, le scelte partecipate, una riflessione da fare sulla Fondazione e su manifestazione settembrina. Ma questi impegni sono stati tutti disattesi» (23 settembre 2016).
Picucci: «A novembre gli stati generali della cultura […]. È per organizzarli al meglio che si è deciso di attendere qualche settimana ed avviare una riflessione di grande importanza. Ribadisco, inoltre, la volontà di costituire una consulta permanente degli operatori culturali» (24 settembre 2016).
Picucci: «Avevo annunciato di celebrare a novembre gli Stati generali della cultura: slitteranno ad inizio anno, visto che l’organizzazione degli eventi natalizi richiede massima dedizione. Saranno intensi come momento di confronto e luogo da cui potere trarre suggerimenti per quanto riguarda le iniziative da intraprendere, la cui competenza ovviamente ricade sul sottoscritto e sul Sindaco» (18 novembre 2016).
M5S: «Sarà mantenuto l’impegno di convocare gli Stati generali della cultura nel prossimo mese di gennaio, visto che l’Assessore Picucci l’aveva già promessa con enfasi per il corrente mese di novembre?» (25 novembre 2016).
In sintesi, già tre rinvii… settembre, novembre, gennaio (mancano pochi giorni alla fine del mese e non si ha notizia dell’evento).

La cultura, una delle poche, possibili ricchezze del nostro territorio, non può e non deve essere oggetto di spoils system. È una politica dal respiro corto quella che vuole premiare solo gli appartenenti alla propria cerchia considerati in quanto tali portatori di “valore” o capacità. Solo la valorizzazione di tutte le “eccellenze” presenti in città, conclude Sguera,  permetterà di realizzare quanto scritto nel “Programma”, dove si evoca la creazione di «una piattaforma di idee e progetti che restituisca dignità a Benevento».

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