E’ quanto è emerso dalla riunione di ieri a Palazzo Mosti.
Obiettivamente la brutta sorpresa è stata quella di non trovare quasi nessun consigliere comunale, se si eccettuano alcuni grillini, alla riunione dei genitori che affrontavano la questione mensa, vista dalla parte dei veri protagonisti, i bambini e le loro famiglie.
Con loro, rappresentati dei genitori della Pascoli, San Vito e San Filippo, come sempre l’associazione Altrabenevento, che è la vera fautrice di tutto ciò e senza la quale non sarebbe venuto a galla nulla, e l’associazione IO X Benevento con Giuseppe Schipani che ultimamente sta affiancando spesso Altrabenevento.
Ripetiamo fa strano la quasi totale mancanza dei consiglieri comunali la cui presenza avrebbe stimolato le famiglie in questa lotta contro nessuno ma solo a favore dei bambini perchè, come hanno ribadito nel corso della riunione, se la mensa non avesse presentato tutti i problemi ormai accertati, sicuramente nessun genitore avrebbe contestato anzi sarebbero stati tutti più contenti.
Intanto si chiedono chi farà i controlli e come verranno espletati. Questo perchè c’è bisogno di controlli seri, che vadino a verificare la filiera, dove si acquistano gli alimenti, controllando le fatture per evitare possibili specchietti per le allodole di bottiglie e buste messe in evidenza ma che costituiscono un unico acquisto, controllando le attrezzature e quindi la pulizia ed il buon funzionamento delle stesse, controllando che l’intero iter produttivo sia conforme a quanto previsto dal capitolato, che i menù siano espressamente esposti, anche sul sito del comune di Benevento, affinchè tutti sappiano tutto. E poi la questione Commissione mensa. Che fine ha fatto ? Esiste ? Sta svolgendo l’incarico affidatole ? Quali sono i risultati ?
Poi si è toccato il tasto dell’ordinanza sopra le righe emessa dalla Quadrelle a carico dei propri dipendenti, definiti in tal senso dai genitori, una sorta di buttafuori dei bambini.
“Una situazione fuori dal mondo anche perché crea un’evidente disparità di trattamento tra i bambini. Non solo, gli atteggiamenti sono differenti da un istituto all’altro in base a quanto deciso dai dirigenti di ogni singola scuola. Per questo, auspichiamo la nascita di un unico comitato delle famiglie che possa affrontare in maniera univoca e globale la vicenda” ha commentato Corona.
I genitori intanto fanno sapere che non ci stanno, che vogliono sapere chi decide e di essere pronti a continuare a portare i pasti da casa.
Ma se i genitori non ci stanno, dove stanno i consiglieri comunali che ieri hanno disertato la riunione ?
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