Pd : ” verso il ceppalonese Mastella non vi è stata nessuna offesa da parte del PD sannita”

In questa campagna elettorale ormai finita possiamo gridare a gran voce che verso il ceppalonese Mastella non vi è stata nessuna offesa da parte del PD sannita…, ma è stata semplicemente ripercorsa la sua storia.

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Quindi se il ceppalonese si è sentito offeso la colpa non è nostra, ma di ciò che ha fatto nei suoi 40 anni di vita politica.
Non possiamo dire lo stesso del ceppalonese che ha invece offeso Raffaele dandogli dell’ignorante e non solo… I beneventani non ignorano, anzi conoscono bene la storia del ceppalonese che ha sempre messo al centro sé stesso o uno dei suoi familiari: se non c’era lui c’era la moglie, meglio ancora tutti e due. Andavano bene tutti, purchè appartenenti alla stessa famiglia. Ed oggi si permette di parlare di short list, di merito ecc. Oggi diventa il Mastella che aiuta tutti…e fino all’altro ieri era quello che aiutava nessuno… ad eccezione di alcuni cognomi. Mastella il camaleonte!!!
Mastella che è il simbolo per antonomasia del trasformismo politico più sfrenato e sfacciato, anche in questa campagna elettorale ha voluto proporsi trasformato, e nuovo. Come se non fosse lo stesso Clemente Mastella che per quarant’anni ha ricoperto incarichi di massima responsabilità in nome e per conto dei beneventani senza poter rendicontare nulla in termini di vantaggi per il territorio. Davvero incredibile, poi, per tornare alle offese, che Mastella – portatore di una storia assorta ad emblema di gestione inconcludente ed inefficace – indirizzi al nostro candidato sindaco espressioni come ‘sconcio istituzionale’, ‘disastro amministrativo’, ‘maschilista’ (lui che parlava di “carriera orizzontale” della De Girolamo ora sua alleata), ‘coalizione di transfughi da destra a sinistra’. Raffaele è stato definito poi ‘un giovinastro di provincia’ quando è invece semplicemente un beneventano con memoria che non vuole aggiungere ai propri ricordi la trasformazione della Città nel nuovo ‘regno di Ceppalonia’.
Mastella deve accettare un dato: quando si sceglie un sindaco, si valutano anche le storie personali. La storia di Raffaele Del Vecchio è limpida, lineare, trasparente. Quella del ceppalonese è invece opaca e disseminata di ombre. E non mi sembra il caso di ricordare tali vicende nella lunga biografia di Clemente Mastella. Ne avremo per mesi e mesi…
Il ceppalonese Mastella e Raffaele Del Vecchio sono profondamente e culturalmente diversi. Raffaele è in campo per dare voce alle nuove generazioni secondo i principi del merito e della qualità; per mettere in campo soluzioni ai problemi della città in condivisione con la carne viva della società in maniera corresponsabile; ed infine per sconfiggere definitivamente un vecchio modo di fare politica – il mastellismo – che negli ultimi quarant’anni ha trasmesso al resto del Paese una immagine errata, arretrata, caricaturale e stereotipata del Sannio.
La città di Benevento domenica saprà scegliere tra l’anacronistico settantenne ceppalonese Mastella e Raffaele Del Vecchio, persona perbene che sa cosa fare e come farlo…
Avanti Raffaele, Avanti Benevento, Avanti Sannio.

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