Ucci: “Un fermo no alla eventuale privatizzazione dell’ufficio tributi”
La notizia della possibile privatizzazione dell’attività di riscossione dei tributi, se confermata, sarebbe di una gravità inaudita, scrive Gianfranco Ucci.
Visto il silenzio di tutti i candidati sull’argomento reputo che, evidentemente, tutti loro sarebbero d’accordo con questa scelta o altrimenti, quantomeno, latitano rispetto i veri problemi di amministrazione della Città quando non sono utili a conquistare i titoli dei giornali.
I tributi in particolare, poi, sono uno di quegli argomenti tabù in una campagna elettorale di cui tutti preferiscono tacere a meno che non si voglia annunciarne il taglio la qual cosa, vista la disastrosa condizione dei conti pubblici, è impossibile a meno che non si voglia mentire sapendo di farlo.
D’altro canto, come già detto fin dal primo giorno della mia candidatura e spiegato nel pio progetto per #LaCittàDiTutti, uno dei miei primi obiettivi è affrontare cin decisione la riqualificazione del bilancio pur consapevole che questo è un argomento impopolare.
I beneventani però devono decidere se farsi amministrare da chi continuerà a fare loro promesse che non può mantenere e poi risvegliarsi tra cinque anni in una situazione peggiore dell’esistente o fidarsi di chi con serietà dice che la situazione è complicata ma che con determinazione, trasparenza e buone pratiche, insieme, se ne può uscire.
E una delle componenti indispensabili per riuscire in questa impresa è la corretta gestione dei tributi.
Oggi sappiamo che molti non le pagano e questo non è giusto; bisogna quindi riequilibrare questa situazione.
D’ altro lato ci sono tante, troppe persone che non riescono a farlo perché sono in uno stato di indigenza.
Per costoro la mia azione di governo sarà solidaristica prevedendo la possibilità di avvalersi del baratto fiscale ovvero la possibilità di svolgere servizio civile e sociale a fronte della mancata possibilità di pagamento dei tributi.
Non consentirò invece che coloro che hanno la possibilità e che si sottraggono furbescamente al loro dovere di buoni cittadini continuino a farlo!
La politica tributaria è per me fondamentale nella più ampia e complessiva attività di riqualificazione dei conti pubblici oltre che alla base di una politica di gestione amministrativa equa e legalitaria.
È per questo che reputo impensabile affidare all’esterno la sua gestione la cui ipotesi, tra l’altro, presupporrebbe il fatto che questa attività non possa essere gestita adeguatamente dai dipendenti comunali offendendone, di fatto, la professionalità.
Ancora una volta e fino all’ultimo questa amministrazione fallimentare prende decisioni poco chiare o tenta di nascondere la propria incapacità amministrativa e gestionale con un’azione che, tra l’altro, è una grave sgrammaticatura istituzionale visto che avverrebbe in scadenza di mandato obbligando la futura sindacatura a subirla o a dover attivare spiacevoli azioni di recesso con possibili conseguenze legali e aggravio di costi per la comunità.
Invitiamo quindi Pepe e i suoi assessori, conclude Ucci, a sospendere qualsiasi decisione in tal senso e l’opposizione a vigilare su eventuali forzature per evitare, se ancora possibile, ulteriori sfaceli.
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