Bosco (Uil) Replica a Giannaserena Franzè (Fp Cgil Bn)
Con riferimento a quanto dichiarato dalla segretaria generale della Fp Cgil di Benevento, Giannaserena Franzè, circa il comportamento di Antonio Pagliuca (Uil Fpl Benevento), scende in campo Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento, per difendere l’operato del collega e chiarire ulteriormente le posizioni.
“Invero, – è scritto nella nota – il collega Pagliuca ha sottolineato che Pietro Cusano, Rsu al comune di Vitulano, ed esponente della Fp Cgil, invece di mirare – come era ovvio – a far si che si pagassero gli stipendi ai lavoratori del mese di gennaio 2016, si è preso la briga di far annullare gli ordinativi di pagamento (che erroneamente recavano il compenso al consulente di ragioneria di poche centinaia di euro), col risultato che gli stessi stipendi sono arrivati il 16 febbraio, anziché il 27 gennaio 2016. Tale incauto (per non dire altro) comportamento ha messo a disagio i lavoratori del comune di Vitulano, gettandoli nella disperazione per 20 giorni. Se bloccare gli stipendi ai colleghi è compito di un Rappresentante sindacale unitario, veramente c’è da rileggere l’abbecedario del sindacalista! Quanto al mancato pagamento dei contributi previdenziali, si tratta di una panzana assoluta. La Franzè dovrebbe sapere che il tesoriere comunale non può accettare gli ordinativi di pagamento degli stipendi se non vengono contemporaneamente emessi anche quelli relativi ai contributi assistenziali e previdenziali, nonché degli oneri fiscali (Irpef). Inoltre, se dagli estratti conto della gestione pubblica dell’Inps dei lavoratori comunali di Vitulano, che peraltro non sono probatori, non escono i dati aggiornati, significa che le denunce mensili non si sono allineate con gli iscritti alla gestione. Il problema è facilmente risolvibile facendo una segnalazione all’Inps di Benevento. Dire, invece, che un galantuomo come Raffaele Scarinzi, sindaco di Vitulano, faccia dell’evasione contributiva è roba da far piangere le pietre! “Pagliuca ha fatto bene a riprendere il dipendente Pietro Cusano – dichiara Fioravante Bosco – che non sta mai al suo posto, e finisce sempre per intromettersi in questioni che non lo riguardano. L’errore nell’emissione degli ordinativi di pagamento poteva essere rimediato nel mese successivo poiché si trattava di poche centinaia di euro, tenuto anche conto che il destinatario, peraltro colpito da una duplice sofferenza proprio nell’ultimo anno, mai si sarebbe sognato di appropriarsi di 600 euro non dovuti, e se anche incassati, li avrebbe restituiti certamente il giorno dopo. Purtroppo, come spesso accade, in questa storia vi sono delle implicazioni di carattere personale, le quali saranno senza alcun dubbio portate all’attenzione dell’opinione pubblica se si avrà ancora l’ardire di dubitare della nostra correttezza comportamentale. Ciò che ha combinato il Cusano è un fatto che ha dell’incredibile, e che ha ritardato il pagamento degli stipendi ai lavoratori di 20 giorni. Valuti, a questo punto, il Cusano se non debba rassegnare le dimissioni da una carica che svolge davvero malissimo!”.
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